E sganciarsi così dalla dipendenza dall'America.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-09-2019]
Che i rapporti tra Huawei e il governo americano siano tesi non dovrebbe ormai essere più un mistero per nessuno: da mesi si parla delle sanzioni imposte dagli USA all'azienda cinese che, tra le altre cose, le impediscono l'accesso alle tecnologie proprietarie di Google presenti in Android.
Per quanto riguarda l'attività in patria, ciò non rappresenta un problema: in Cina il Play Store e tutti i suoi accessori non sono ammessi, e Huawei può continuare a lavorare come al solito.
Il problema è all'estero: non solo negli USA, ma anche in tutti quei Paesi che non hanno in essere sanzioni contro Huawei ma in cui vivono utenti ormai abituati a fare pesantemente affidamento sull'ecosistema di Google, quell'ecosistema che Huawei non può più offrire (e non si sa se e quando il divieto verrà tolto).
Per aggirare l'ostacolo Huawei avrebbe escogitato una soluzione: far sì che gli altri Paesi si liberino dalla dipendenza americana sviluppando un proprio sistema operativo (anche partendo dalle basi di Android, che sono open source) e un proprio ecosistema di applicazioni.
Il suggerimento è rivolto in particolare all'Unione Europea, cui s'è rivolto apertamente il vicepresidente di Huawei Eric Xu.
«Non dobbiamo illuderci troppo e pensare che questo contrasto possa essere risolto nelle prossime settimane o nei prossimi mesi» ha spiegato Xy. «Se l'Europa avesse un proprio ecosistema, Huawei lo userebbe».
Xu prosegue spiegando che per quanto riguarda la produzione Huawei è indipendente dalle forniture americane: «Se non lo fossimo, saremmo già in bancarotta». Per cui, se solo potesse trovare una sponda software nei Paesi che non hanno nulla contro di lei, sarebbe ben felice di attraccarvi.
Dopotutto, già ora Europa e USA hanno regolamentazioni contrastanti in diversi campi, a partire dalla protezione della privacy. Secondo Huawei - che ovviamente coglie l'occasione per tirare acqua al proprio mulino - sarebbe il momento buono per separare completamente le piattaforme per smartphone e lasciare che ognuno vada per la sua strada, anziché far dipendere tutti dai capricci dell'amministrazione americana.
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