La quattordicenne s'era addormentata ascoltando musica col telefonino poggiato sul letto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-10-2019]
Le notizie di smartphone in carica che si surriscaldano, prendono fuoco o addirittura esplodono sono ormai relativamente frequenti, tanto che il fenomeno per molti è ormai una di quelle fatalità che si spera di non incontrare mai ma che non si può escludere di veder accadere.
Finora, però, anche nei casi più gravi le peggiori conseguenze che potevano capitare erano escoriazioni e bruciature: ferite più o meno semplici, ma non letali.
Questa volta, invece, è diverso. Il New Zealand Herald riporta che una quattordicenne kazaka è morta nel sonno quando il suo smartphone è eploso vicino alla sua testa.
Secondo la ricostruzione, la ragazza s'era addormentata mentre ascoltava musica dal telefonino, che aveva messo sotto carica e lasciato appoggiato sul letto, come capita certamente a moltissimi giovani ogni sera.
Verso il mattino, però, lo smartphone è esploso: la vicinanza con la testa della ragazza è stata tale da causare ferite immediatamente fatali, come gli esperti della locale polizia scientifica, che hanno ricostruito anche la linea temporale degli eventi, hanno confermato.
La morte della quattordicenne è stata definita «un tragico incidente» dagli inquirenti stessi, i quali hanno preferito non divulgare dettagli circa la marca e il modello del telefonino, per evitare di diffondere il panico.
Le autorità sembrano quindi voler trattare l'accaduto come un caso, per quanto doloroso, isolato, e tuttavia sappiamo bene come il surriscaldamento delle batterie agli ioni di litio sia tutt'altro che infrequente.
Nel caso particolare della quattordicenne kazaka, una delle cause dell'esplosione starebbe nel fatto che il telefono era appoggiato sulle coperte, condizione che ha favorito l'accumularsi del calore.
Se proprio si deve tenere vicino il telefonino anche durante il sonno, per evitare incidenti che possono rivelarsi molto gravi è bene ricordarsi per lo meno di metterlo sul comodino.
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