Il padre aveva salvato nel laptop le credenziali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-08-2020]
Di tanto in tanto si fa strada la notizia di un bambino che, usando con il telefono o il computer dei genitori, fa acquisti per migliaia di euro sui giochi freemium.
Quanto accaduto a Mohammad Faraji però, pur seguendo la stessa falsariga, è di un livello superiore.
Faraji, che abita a Wallsend, in Inghilterra, ha lasciato il proprio laptop - acceso e con le credenziali eBay memorizzate - nelle mani del figlio di sei anni, Ario.
Detto figlio è un fan dei monster truck e quel giorno era il suo compleanno. Se a questo quadro si aggiunge che su eBay si trova praticamente di tutto, quello che è successo è facilmente immaginabile.
Ario ha visto un veicolo che gli piaceva molto, tanto da essere irresistibile, e ha seguito l'impulso di acquistarlo. eBay, diligente, che chiesto un pagamento tramite PayPal; anche se il conto non aveva fondi sufficienti, l'acquisto è stato considerato concluso.
A quel punto sono arrivati i guai. Il signor Faraji ha ricevuto un conto di 19.000 sterline (oltre 21.000 euro) e, ripresosi dallo shock, ha immediatamente ricostruito quant'era successo.
Ha contattato il venditore, cercando di spiegare che era stato il figlio a fare l'acquisto, ma quello ha risposto semplicemente che il monster truck era pronto per il ritiro.
Faraji, non avendo i soldi per pagare, s'è trovato nei guai anche perché nel frattempo PayPal ha ingaggiato una società di recupero crediti.
Così l'uomo s'è rivolto ai giornali. «È incredibile che PayPal approvi un pagamento senza mandarmi una notifica o contattarmi per capire se davvero voglia pagare una cifra tanto alta. Non hanno tenuto il pagamento in sospeso, né chiesto una conferma» ha dichiarato.
PayPal, dal canto proprio, ha ribattuto che per ogni acquisto viene inviata una conferma via email e che dal suo punto di vista è tutto regolare; ogni controversia circa l'acquisto accidentale dovrebbe essere sottoposta a eBay.
Faraji però non ci sta. «Nessuno può obbligarmi a comprare un monster truck da 19.000 sterline. PayPal dovrebbe comportarsi più come la carta di debito, dovrebbe verificare se ho davvero i soldi, o se ci sono attività sospette. L'ho usato per 10 anni ma ho sempre comprato oggetti da 4, 10, 20 sterline; mai cose del genere».
PayPal - sostiene l'uomo - dovrebbe sorvegliare le attività dei propri utenti in modo da rilevare eventuali comportamenti anomali.
Si potrebbe sostenere anche che un genitore deve sorvegliare il comportamento dei figli, specie se - come afferma Faraji - Ario «ha solo sei anni ma è un bambino sveglio per la sua età e bravo con i computer».
Mohammad Faraji riconosce il proprio torto - «So che è stata colpa mia per non aver controllato il portatile e aver salvato la password» - però vorrebbe vedere un po' di comprensione per la propria situazione: «È stato un mio errore e pagherò una multa, se devo. Ma non l'ammontare completo».
«La gente usa PayPal perché pensano che i loro soldi siano al sicuro» conclude l'uomo. «Pensi che se qualcosa va storto puoi annullare tutto e riavere i tuoi soldi, ma non è questo quel che è successo».
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