Chi di tribunale ferisce...

...di tribunale perisce. DVD Jon passa al contrattacco.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-02-2004]

Jon Lech Johansen, il ragazzo norvegese che, con il suo DeCSS, ha regalato al mondo l'opportunità di utilizzare programmi liberi per vedere i DVD su computer, ha annunciato tramite il proprio legale l'intenzione di chiedere il risarcimento delle spese e dei danni subiti a causa dell'ottusa ostinazione dimostrata nei suoi confronti dalla pubblica accusa.

Il pubblico ministero norvegese ha costretto Jon, oggi ventenne, a difendersi in tribunale, da accuse risibili e infondate, per quattro lunghi anni e in due diversi gradi di giudizio: tutto questo unicamente per compiacere la MPAA, sigla che riunisce i maggiori produttori cinematigrafici statunitensi, i quali, percepito un pericolo per il monopolio che avevano tentato di crearsi col trucchetto della crittografia dei DVD, si sono attivati per dare una lezione esemplare a quel ragazzino rompiscatole.

Non potendo attaccarlo direttamente, poiché neppure gli Stati Uniti hanno il potere, almeno sul piano formalmente legale, di interferire nella giurisdizione di altri Stati sovrani, gli squali hanno seguito le vie della politica e della diplomazia, trovando porte spalancate: Jon è stato incriminato per pirateria informatica dal pubblico ministero del suo stesso Paese.

Ma per DVD Jon è finalmente giunto il momento di passare al contrattacco. Incassate le vittorie legali piene in primo grado e in appello, a cui si è aggiunta la rinuncia, da parte della pubblica accusa, al ricorso in Cassazione, il giovane hacker ha deciso di chiedere un risarcimento per quanto ingiustamente subito. Secondo la legge norvegese, oltre a un congruo indennizzo, gli spetta il rimborso di tutte le spese sostenute; è interessante sottolineare che, come previsto in Norvegia per i cittadini messi sotto accusa dal pubblico ministero, tale diritto gli sarebbe spettato anche se il verdetto fosse stato di condanna.

E così, i Signori dell'Entertainment colpiscono doppiamente i loro stessi clienti: dapprima mostrandosi pronti a perseguitarli con ogni mezzo, poi lasciando a loro carico i costi della maldestra operazione condotta a esclusiva tutela dei propri millantati interessi economici.

C'è da augurarsi che tutti i loro clienti, non solo quelli norvegesi, sappiano ringraziarli come meritano, imparando a far valere i propri diritti di consumatori consapevoli contro la tracotanza dei lacci e lacciuoli quotidianamente imposti alla libertà di fruire di quanto acquistato a caro prezzo.

Ma la vicenda di Jon, nonostante l'eco generata a livello mondiale, costituisce un precedente giuridicamente significativo nella sola Norvegia; inoltre non è escluso che, sempre dietro pressioni di MPAA e affini, il governo norvegese promulghi nuove leggi, più favorevoli alle lobby dello spettacolo, che potrebbero ribaltare le sorti di futuri procedimenti giudiziari analoghi.

Al momento è comunque fonte di ulteriore soddisfazione la notizia che, appreso con malcelato fastidio l'esito della viceda Johansen, la MPAA ha ufficialmente rinunciato a perseguire coloro che pubblicano sul web i sorgenti del DeCSS: grazie a Jon, una barriera monopolistica è davvero caduta.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (5)

anto
grazie Leggi tutto
1-9-2005 17:13

Nicoletta
Chi si accontenta di muoversi nello spazio che gli lasciano, e chi no, perche' vede (e/o si ricorda) che c'e' altro.Inoltre mandare giu' piccole limitazioni sembra poco sulla singola, ma sommandole si arriva (si torna) ai brutti tempi andati (censure, solo chi ha i soldi puo' usufruire della cultura, ecc.).Meno... Leggi tutto
11-2-2004 17:56

Froar
eh, però... Leggi tutto
5-2-2004 22:28

Stefano Barni
come ringraziare gli squali Leggi tutto
3-2-2004 17:35

Francesco Orsenigo
"...sappiano ringraziarli come meritano..." Leggi tutto
3-2-2004 16:12

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