OpenAI ha confermato la funzionalità contestata: è conforme alla policy.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-10-2025]
Con il rilascio di Sora 2, OpenAI ha introdotto una funzionalità che permette agli utenti di generare video realistici e animati raffiguranti celebrità decedute, senza alcun vincolo di consenso o controllo da parte degli eredi. Evoluzione del primo modello Sora, la piattaforma include misure di sicurezza per impedire la creazione di contenuti con persone viventi senza autorizzazione. Ma ammette che tali limitazioni non si applicano alle cosiddette «figure storiche»: attori, scienziati, leader politici e artisti scomparsi, i cui volti e voci possono essere ricreati digitalmente in qualsiasi contesto.
Nei giorni successivi al lancio, i social network si sono riempiti di clip generate con Sora 2 che mostrano personaggi come Michael Jackson, Stephen Hawking, Martin Luther King Jr e Bruce Lee in situazioni surreali o comiche. Alcuni esempi includono Hawking che compie acrobazie su una rampa da skateboard o Jackson impegnato in sketch comici. Pur marcati da watermark e non spacciati per autentici, questi contenuti hanno suscitato reazioni contrastanti.
Per esempio Zelda Williams, figlia dell'attore Robin Williams, ha espresso il proprio disappunto in una storia Instagram che ha poi rimosso, chiedendo agli utenti di smettere di inviarle video generati del padre. Già nel 2023 durante lo sciopero SAG-AFTRA aveva definito queste ricostruzioni digitali «mostri alla Frankenstein» assemblati dai peggiori aspetti dell'industria dell'intrattenimento. La questione in sé non è nuovissima: già negli anni '90 si discuteva dell'uso postumo dell'immagine di celebrità in spot pubblicitari e film. La differenza oggi è l'accessibilità: mentre prima servivano budget elevati e competenze specialistiche, ora chiunque può generare un video in pochi minuti con strumenti gratuiti o a basso costo.
OpenAI ha confermato che quanto sta accadendo è conforme alla policy: «Permettiamo la generazione di figure storiche» ha affermato esplicitamente. Per le persone viventi invece è attiva la funzione «cameo», che consente agli utenti di scansionare il proprio volto e apparire nei video generati, mantenendo il controllo sull'uso della propria immagine e la possibilità di revocare l'accesso. La piattaforma ha già introdotto restrizioni per i personaggi di finzione coperti da copyright, richiedendo consenso esplicito da parte dei detentori dei diritti e promettendo la condivisione dei ricavi. Tuttavia non esiste un meccanismo analogo per le figure reali decedute.
Il CEO Sam Altman ha dichiarato che OpenAI si aspetta di dover modificare le policy in base ai feedback ricevuti, ammettendo che «verranno prese decisioni corrette ma saranno anche compiuti passi falsi». Il dibattito resta aperto: tra libertà creativa, diritto all'immagine e rispetto per la memoria, Sora 2 pone nuove sfide che richiederanno risposte non solo tecniche ma anche culturali e giuridiche.
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