Microsoft blocca KMS38: milioni di copie pirata di Windows e Office perdono l'attivazione

Dopo l'ultimo aggiornamento di Windows, il metodo di attivazione ideato da Massgrave non funziona più.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-11-2025]

windows 11 pirata kms38

Negli ultimi aggiornamenti di novembre 2025, Microsoft ha chiuso una delle scappatoie più utilizzate per attivare copie non ufficiali di Windows e Office. Il metodo, noto come KMS38, era stato sviluppato dal gruppo Massgrave e si era diffuso ampiamente negli ambienti legati al software libero e ai forum di pirateria. La sua popolarità derivava dalla semplicità di utilizzo e dal fatto che permetteva di ricevere regolarmente gli aggiornamenti ufficiali, rendendo le copie pirata indistinguibili da quelle legittime. Con l'ultimo Patch Tuesday i sistemi attivati tramite KMS38 hanno perso la validità della licenza e mostrano ora avvisi che invitano all'acquisto di una chiave regolare.

Il blocco sembra rappresentare un cambio di atteggiamento da parte di Microsoft, che in passato aveva mantenuto una posizione relativamente permissiva nei confronti della pirateria: gli script di Massgrave sono noti da anni e addirittura ospitati da server Azure. Bill Gates stesso in passato ha riconosciuto che la diffusione non autorizzata di Windows ha contribuito a consolidarne la posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi. Oggi invece Microsoft sembra voler rafforzare il controllo sull'ecosistema, anche alla luce della fine del supporto a Windows 10 e della spinta verso l'adozione di Windows 11.

Il gruppo Massgrave ha confermato la disattivazione del metodo KMS38 e ha rimosso l'opzione principale dai propri script. Gli sviluppatori suggeriscono ora di utilizzare alternative come HWID (Hardware ID) o TSforge, che al momento continuano a funzionare. Nonostante ciò, la comunità resta divisa: alcuni utenti ritengono che il blocco sia un passo necessario per ridurre i rischi di malware e software contraffatto; altri sottolineano che KMS38 era open source e quindi verificabile, con un livello di trasparenza superiore rispetto a molte soluzioni commerciali.

Come abbiamo già accennato, curiosamente il tool era ospitato anche su piattaforme di proprietà Microsoft come GitHub e Azure DevOps: segno della difficoltà di controllare completamente la distribuzione di strumenti di attivazione non ufficiali. La sua presenza su repository pubblici aveva contribuito a legittimarlo agli occhi di molti utenti, che lo consideravano una soluzione sicura e affidabile. Con il blocco si apre una nuova fase di incertezza per chi abbia scelto di non acquistare licenze ufficiali.

La questione si inserisce in un contesto più ampio di restrizioni introdotte da Microsoft negli ultimi mesi. Oltre al blocco di KMS38, l'azienda ha reso obbligatorio l'uso di un account Microsoft per installare Windows 11, eliminando la possibilità di configurare il sistema con un account locale offline. Queste mosse indicano una strategia volta a rafforzare il legame tra utenti e servizi Microsoft, riducendo le aree di flessibilità che in passato avevano favorito pratiche non ufficiali.

Il futuro delle attivazioni non autorizzate appare quindi incerto né d'altra parte ci si può davvero lamentare se un modo illecito di attivare un sistema operativo viene meno. Certamente gli sviluppatori indipendenti cercheranno nuove soluzioni per aggirare i blocchi, ma resta la disponibilità di licenze legittime a prezzi relativamente bassi, spesso inferiori ai 15 euro per Windows 11. Pur attualmente minacciata, potrebbe ridurre l'attrattiva delle alternative non ufficiali, spingendo almeno una parte degli utenti verso la regolarizzazione.

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