Non c'è più bisogno di appoggiare lo smartphone sulla base di ricarica.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-02-2021]
La ricarica senza fili, che pian piano sta prendendo piede negli smartphone, è senz'altro una comodità, ma soffre tuttora di certe limitazioni.
Libera dalla necessità di collegare un cavo, ma costringe comunque ad adottare una posizione di ricarica fissa. Il dispositivo deve essere poggiato sulla superficie del caricabatterie e allineato correttamente affinché l'operazione avvenga con efficienza ottimale: non è un caso che Apple abbia introdotto MagSafe.
La situazione sta però cambiando. In questi giorni già due aziende - Xiaomi e Motorola - hanno mostrato le loro soluzioni per la ricarica senza fili a distanza degli smartphone.
La proposta di Xiaomi si chiama Mi Air Charge Technology e adotta cinque antenne integrate nella base di ricarica, tramite le quali viene rilevata la posizione del telefono.
Un altro dispositivo, composto da ben 144 antenne, si occupa di trasmettere le onde elettromagnetiche - la cui lunghezza è nell'ordine dei millimetri - fino al dispositivo da ricarica con elevata precisione.
Gli smartphone compatibili con questa tecnologia hanno naturalmente una propria dotazione di antenne (14 quelle che convertono i segnali nell'energia elettrica che serve per ricaricare la batteria).
La distanza massima che può esserci tra la base e il dispositivo è di cinque metri, e la stessa base può ricaricare più apparecchi contemporaneamente: possiamo immaginare quindi un prossimo futuro in cui sia sufficiente entrare in una stanza perché il telefonino inizi a ricaricarsi, senza dover armeggiare con fili e basi di ricarica. L'articolo continua dopo il video.
La soluzione di Motorola ha invece una portata inferiore: base e smartphone possono trovarsi al massimo a un metro di distanza.
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L'apparecchio usato per la dimostrazione era però soltanto un prototipo, e pertanto è possibile che tale valore possa aumentare prima dell'arrivo sul mercato.
Nel video dimostrativo, che riportiamo più sotto, Motorola inoltre spiega come la ricarica wireless si interrompa automaticamente se il sistema rileva che tra lo smartphone e la base l'utente ha interposto la propria mano, per esempio perché ha afferrato il telefono per utilizzarlo.
Entrambe le tecnologie - quella di Xiaomi e quella di Motorola - non hanno ancora una data di lancio, ed è molto probabile che prima di allora gli altri produttori offrano soluzioni analoghe. Di Apple, per esempio, già si dice che sia al lavoro su una propria versione.
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