La nuova versione di Windows avrà la pubblicità. Le conseguenze rischiano di essere serie.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-09-2021]
Windows 11 non sarà semplicemente una versione aggiornata di Windows 10: Microsoft sta infatti aggiungendo tutte quelle particolarità cui ha sempre tenuto e che non hanno ancora davvero trovato un proprio spazio in Windows 10.
Per esempio, la pubblicità. In passato il gigante di Redmond ha già palesato le proprie intenzioni in questo senso: inserire nei diversi software offerti dal sistema operativo (come Esplora File) banner pubblicitari teoricamente non invasivi e che, almeno inizialmente, propongono software e prodotti Microsoft.
Ciò sarà ancora più vero in Windows 11, che potrà mostrare spot nella barra delle applicazioni (probabilmente nella zona che attualmente include meteo e notizie), e se siamo a conoscenza di queste intenzioni è perché in una delle ultime build di Windows 11 ciò ha causato seri problemi al sistema.
Gli iscritti al programma Insider che hanno scaricato la build rilasciata la scorsa settimana si sono infatti accorti che parti fondamentali dell'interfaccia non funzionavano: né la barra delle applicazioni, né il desktop, né la schermata delle impostazioni. Semplicemente, diverse parti del sistema si rifiutavano di essere caricate.
Per risolvere il problema, Microsoft ha consigliato di apportare una modifica al registro che effettivamente è stata in grado di riportare le cose alla normalità ma ha anche consentito di avere una conoscenza maggiore circa la causa del problema.
Come ha notato lo sviluppatore Daniel Alekasndersen (che illustra i dettagli della scoperta nel proprio blog) proprio partendo dalla chiave di registro fatta modificare da Microsoft, la colpa di tutto è di uno spot di Microsoft Team: problemi nel codice di questo banner sono riusciti a impedire il funzionamento di parti essenziali di Windows.
Si può sostenere che, avendo a che fare con una versione di sviluppo del sistema, ci si deve aspettare che capitino dei guai anche seri, ma l'accaduto è indice di un doppio problema di fondo.
Da un lato, infatti, è evidente che Microsoft non ha intenzione di lasciare tranquilli gli utenti, continuando a pubblicizzare le proprie soluzioni a chi vorrebbe semplicemente adoperare il PC.
Dall'altro, si conferma la pratica, da parte di Windows, di comunicare in background con Microsoft: non solo per fornire dati diagnostici ma anche per eseguire processi non essenziali che scaricano in autonomia dei contenuti i quali, se per disgrazia sono malformati, possono arrivare addirittura a rendere inutilizzabile il computer.
Sperare che tutto ciò diventi impossibile a partire dal giorno del rilascio della prima versione stabile - il prossimo 5 ottobre - è un po' ingenuo: dopotutto, la build contenente il bug dello spot di Teams era stata offerta alle aziende che si occupano di IT come release preview ossia, insomma, come una versione praticamente definitiva e priva di sorprese negative.
La raccomandazione per gli utenti che sono tentati di adottare Windows 11 sin dal primo giorno resta quindi quella che impone prudenza: Windows 11 potrà anche apparire affascinante, ma è meglio che a metterlo alla prova per primo sia qualcun altro.
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