Un raro Snorlax deve valer bene la fuga di alcuni malviventi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-01-2022]
Sono stati necessari alcuni anni di indagini e vertenze legali, ma alla fine la verità è emersa in tutta la sua imbarazzante realtà.
Due agenti della polizia di Los Angeles hanno perso il lavoro perché, anziché inseguire dei rapinatori, hanno preferito andare a caccia di Pokémon.
Tutto inizia il 15 aprile 2017, quando la mania per Pokémon Go era ancora alta. I due agenti - Louis Lozano e Eric Mitchell - erano comodamente seduti nell'auto di servizio parcheggiata quando hanno ricevuto una chiamata per una rapina in corso non lontano da loro: il loro compito sarebbe stato mettersi immediatamente all'inseguimento dei rapinatori che erano stati visti fuggire.
Invece - come hanno poi rivelato le telecamere interne dell'auto - i due hanno preferito continuare a fare ciò che stavano facendo: giocare a Pokémon Go per «i successivi 20 minuti», spostandosi in auto non per rintracciare dei malviventi ma per catturare uno Snorlax, che non sarà stato un criminale ma era un pokémon abbastanza raro.
A inguaiare gli agenti è stato un altro poliziotto, il capitano Davenport, che si trovava in zona e non soltanto è intervenuto personalmente per fermare i rapinatori, ma ha anche visto l'auto di Lozano e Mitchell fare retromarcia e andarsene in un'altra direzione.
Quando il corpo di polizia ha cercato di far chiarezza sul mancato intervento, i due hanno dapprima sostenuto di non aver sentito la radio; poi, messi alle strette dalle registrazioni delle videocamere di servizio, dalle quali è emerso che in realtà hanno udito la chiamata e hanno anzi discusso se rispondere o meno (scegliendo di ignorarla), hanno affermato che stavano soltanto parlando del gioco, ma non lo stavano usando.
Le videocamere sono state però implacabili: dall'audio emerge chiaramente che, cinque minuti dopo la chiamata ignorata, uno dei due indica all'altro la posizione di uno Snorlax, e l'auto si mette in moto. «Gli altri saranno così invidiosi» si sente l'agente Mitchell commentare, pensando alla prospettiva di catturare il pokémon.
Alla fine delle indagini, Lozano e Mitchell sono stati riconosciuti colpevoli di vari capi d'accusa - dalla mancata risposta a una chiamata per rapina ad aver mentito mentre erano sotto indagine, oltre ovviamente a essersi messi a giocare a un videogame mentre erano in servizio - dei quali alla fine si sono dichiarati colpevoli, sperando di poter ricorrere in appello.
La richiesta d'appello è stata poi rifiutata, e gli agenti hanno perso il lavoro.
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