Dal 2023 resterà solo la generica indicazione “Intel Processor”.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-09-2022]
Non sarà solo AMD a rivedere, nel 2023, il sistema con cui identifica i diversi modelli di processore: anche Intel si prepara a una mossa analoga, limitandosi però alla fascia bassa della propria offerta.
L'azienda ha infatti annunciato che dall'anno prossimo si concentrerà particolarmente sui modelli Core, Evo e vPro, che costituiscono l'offerta principale di CPU.
I modelli di processore più economici, fino a oggi identificati da due marchi storici - Pentium e Celeron - verranno invece raggruppati sotto la generica indicazione Intel Processor, formalizzando peraltro così un'abitudine che certi rivenditori già hanno assunto da anni quando preferiscono non rendere immediatamente noto il fatto che il modello in vendita a prezzo stracciato è dotato di un tutto sommato scarso processore Celeron.
«Il nuovo marchio Intel Processor semplificherà la nostra offerta» - afferma Josh Newman, vicepresidente di Intel - «affinché gli utenti possano concentrarsi sulla scelta del processore più adatto alle loro esigenze».
Al di là del fatto che unire due linee comunque diverse - Pentium e Celeron - in una sola dal sapore molto generico difficilmente può creare maggiore chiarezza, segna la fine di due marchi che hanno fatto la storia di Intel.
Pentium, in particolare, è stato introdotto nel 1993 quando Intel si accorsi di non poter registrare la sequenza di numeri 586, che avrebbe voluto adoperare per indicare i processori di fascia alta destinati a soppiantare i 486.
L'azienda dovette così ripiegare su un marchio registrabile e che allo stesso tempo indicasse agli utenti che si trovavano davanti alla quinta incarnazione delle CPU x86: da qui nacque l'idea di usare Pentium.
Celeron fu introdotto qualche anno dopo per indicare processori poco costosi e poco efficienti: il primo Celeron era derivato da un Pentium II.
Nel corso degli anni, specialmente a partire dall'introduzione del marchio Core per indicare le CPU di fascia mainstream e alta, anche Pentium ha iniziato a soffrire di una fama (non sempre giustificata) analoga a quella che da oltre vent'anni accompagna Celeron: poca spesa, ma anche poche prestazioni.
Forse è per questo che Intel ha deciso di eliminare i due marchi, magari sperando che gli utenti si accontentino di sapere che all'interno del PC che intendono acquistare c'è un processore Intel, senza chiedersi quale dei tanti modelli esso sia.
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