Cassandra Crossing/ Intelligenza Artificiale: Esorcismi (2)
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-03-2023]
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Intelligenza Artificiale: esorcismi
Se ChatGPT iniziasse a parlare come Cthulhu in persona forse non succederebbe niente: le nuove tecnologie possono anche mostrare problemi. Anche se desse suggerimenti dual-use, come le dosi di arsenico necessarie a eliminare sia topi che uomini, forse andrebbe ancora bene.
Al massimo verrebbe citato Lo strano caso del dottor Jekill e mister Hyde.
Ma... e se ChatGPT dicesse qualcosa di razzista, maschilista, negazionista, omofobico, anti-meetoo, anti-green? Se scrivesse una nuova storia, quella de "Lo strano caso del dottor Elon e mister Musk"? Se insomma violasse uno, anzi tutti i tabù del politically correct più deteriore? Quelli per cui vengono talvolta distrutte persone vere che dicono quello che pensano?
È già successo, ad altre false Intelligenze Artificiali, già tante volte. E, sì, anche ChatGPT, appena gli hanno fatto aprire bocca, ne ha dette...
Ecco che gli azionisti di OpenAI e delle altre startup di false Intelligenze Artificiali hanno scoperto di aver evocato il loro demone, la loro nemesi: hanno scoperto di aver evocato un'entità che invece di arricchirli di buona pubblicità potrebbe annientarli in uno shitstorm a banda larghissima.
E allora hanno preso provvedimenti. Non hanno certo ucciso la gallina da cui si aspettano le uova d'oro. No, hanno semplicemente costruito una moderna versione del pentacolo, dentro cui evocare GPT-3.
Sempre più persone vengono impiegate per "ascoltare" le domande poste a ChatGPT e costruire filtri e vincoli che impediscono al demone, alla falsa Intelligenza Artificiale, di ascoltare certe domande o di fornire certe risposte. Una specie di moderno pentacolo, da cui solo risposte politically correct possono uscire.
Ma all'interno del pentacolo resta comunque il demone, la falsa Intelligenza Artificiale che, pur incapace di pronunciare le risposte più infelici, continuerà a rispondere comunque con i suoi limiti.
Fornirà risposte prodotte da un demone che non sa niente e non conosce niente, risposte piene delle insignificanti ceneri di tutte le informazioni che le sono state riversate dentro e incenerite; da queste ceneri è sorto un mostro di statistica cancerosa, che ammalia la gente perché sa usare le parole giuste, ma può comporle solo per produrre frasi vuote, lasciando che poi ciascuno le riempia con i significati che vuole.
Non demonio tecnologico quindi, ma solo una più moderna ma sempre insignificante Eliza.
Alla fine di questa cervellotica e un po' ermetica esternazione, resta solo una domanda. In fondo il problema non è ChatGPT, ma dove noi ci troviamo rispetto a lui; siamo dentro o fuori dal pentacolo?
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