Ci rimettono tutti i produttori, ma soprattutto Apple.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-04-2023]
Il periodo della pandemia da Covid-19 è stato disastroso sotto vari punti di vista tranne uno: quello relativo alle vendite di PC.
I vari lockdown imposti in diversi Stati hanno portato anche chi non aveva in casa un computer a dotarsi del necessario per seguire il telelavoro o le lezioni in "didattica a distanza", e così il mercato dei PC - che per anni ha sofferto, a tutto vantaggio di quello degli smartphone - ha mostrato un'improvvisa floridezza.
Poi le cose sono tornate alla normalità e le vendite dei PC hanno subito una battuta d'arresto decisamente intensa: analisti come Canalys e IDC stimano che il primo trimestre del 2023 si chiuderà con una flessione delle vendite tra il 29% e il 33% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Tutti i maggiori produttori sono rimasti colpiti dalla situazione: Apple ha visto calare le vendite di Mac di oltre il 40%; Asus, Dell e Lenovo vedono invece tutti cali intorno al 30%, mentre HP segna un -34%.
Per spiegare questa situazione non c'è soltanto il ritorno al lavoro e alle lezioni in presenza, ma chiaramente occorre tenere conto anche della situazione economica attuale, segnata da un'elevata inflazione e da un'insicurezza economica di fondo.
Chi ha già un computer generalmente già possiede - soprattutto dopo il periodo di "intensi acquisti" di pochi anni fa - una macchina più che adatta alle sue esigenze, e chi vorrebbe comunque acquistare un nuovo modello spesso si trova a dover affrontare altre spese più urgenti, rimandando l'acquisto d un computer che, allo stato attuale, non è più essenziale.
Per quanto riguarda la particolare situazione di Apple, che pare più colpita di altri produttori dalla situazione, bisogna tenere presente che i prodotti con la mela morsicata, dal costo certamente non esiguo, sono venduti e percepiti come computer di alta gamma; è solo normale che, in tempi di crisi, ci si rivolga a soluzioni alternative, e più economiche, in grado di svolgere il medesimo compito.
Secondo gli analisti, tuttavia, c'è speranza: quello che registrerà il trimestre che s'è da poco concluso dovrebbe essere il calo più serio che sarà registrato quest'anno dal mercato; una ripresa è prevista nella seconda metà del 2023.
Inoltre, l'avvicinarsi della data di morte di Windows 10 (fissata al momento per il 2025) porta gli analisti a pensare che presto o tardi le scuole, le aziende e le organizzazioni si troveranno davanti alla necessità di disfarsi dei computer più vecchi, non compatibili con Windows 11, e ciò porterà a un nuovo periodo florido per il mercato dei personal computer.
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