I processori di tredicesima e quattordicesima generazione non sono solo instabili: si danneggiano irreparabilmente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-07-2024]
Brutte notizie per i possessori di PC con processore Intel di tredicesima o quattordicesima generazione e un TDP di almeno 65 Watt: se hanno iniziato ad andare in crash, il danno alla CPU è quasi certamente permanente, e la patch in arrivo non sistemerà le cose.
Sono ormai settimane che il problema, manifestatosi inizialmente nei modelli K delle CPU Intel i9, è noto e che una soluzione pare sul punto di arrivare, senza manifestarsi mai.
Ora, stando a quanto riporta The Verge Intel è finalmente riuscita a fare chiarezza sulle cause del problema, ma le notizie comunque non sono buone.
A quanto pare, la causa primaria sta davvero in un'errata gestione del voltaggio, che può portare a sovratensione, la quale a sua volta causa i crash del sistema; il guaio è che ciò danneggia in modo irreparabile il processore che l'ha subita.
Nel mese di agosto Intel rilascerà una patch che correggerà il microcodice dei processori soggetti al problema, ma ciò servirà soltanto a prevenire che i problemi di tensione si verifichino in futuro: se sono già capitati, la CPU non trarrà alcun giovamento dall'aggiornamento. L'unica soluzione è sostituirla.
Un portavoce di Intel ha inoltre spiegato che, sebbene le indagini siano ancora in corso, altre cause hanno contribuito a esacerbare il problema: pare infatti che ci siano stati problemi di ossidazione dei componenti durante la produzione; essi sono in seguito stati risolti, ma un certo numero di processori è evidentemente risultato difettoso.
Rispondendo alle domande di The Verge, Intel non ha saputo dire quanti siano i processori difettosi, e preferisce anche restare silenziosa in merito alle soluzioni da offrire ai clienti: al momento non c'è in programma alcun richiamo, per esempio, né un'eventuale estensione della garanzia.
Insomma, pare di capire che chi possiede un processore Intel di tredicesima e quattordicesima generazione con consumi di almeno 65 Watt abbia tra le mani una sorta di bomba a orologeria: è vero che le patch rilasciate dai produttori di schede madri dovrebbero impedire il manifestarsi del difetto e che in agosto arriverà la patch ufficiale da Intel, ma resta il fatto che fino ad allora il rischio certamente non è zero.
Inoltre, i possessori di queste CPU si trovano tra le mani un prodotto a questo punto notoriamente difettoso sin dall'origine, e il produttore non intende porre rimedio.
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