Dai risultati è ora possibile accedere direttamente alle pagine archiviate dalla Wayback Machine.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-09-2024]
All'inizio di quest'anno Google decise di rimuovere la copia cache delle pagine web dal proprio motore di ricerca, delegando in sostanza all'Internet Archive il compito di preservare le pagine definitivamente o temporaneamente non più online.
Anzi, in quell'occasione Danny Sullivan, Public Liaison for Search di Google, s'era augurato che la collaborazione tra Alphabet e l'Internet Archive diventasse ufficiale, e ciò è esattamente quanto successo ora.
L'annuncio ufficiale spiega quale sia l'effetto pratico di questa partnership dal punto di vista degli utenti.
Accanto a ogni risultato restituito da Google in risposta a una ricerca ci sono tre puntini disposti in verticale, simbolo che ormai dovrebbe essere noto in quanto indica, soprattutto nelle app per smartphone, la possibilità di accedere a un ulteriore menu.
Cliccandovi sopra si dovrà selezionare la voce Informazioni su questa pagina, che fornirà un link alle pagine archiviate dalla Wayback Machine per il sito legato al risultato.
Sebbene Google sostenga di aver aggiunto questa opzione per «aiutare i ricercatori a trovare velocemente i dati», il suo utilizzo non è esattamente immediato ma, quantomeno, è positivo che esista la possibilità di raggiungere le pagine archiviate direttamente dai risultati della ricerca.
«Il web sta invecchiando e, perciò, innumerevoli URL portano ormai a fantasmi digitali» ha commentato Mark Graham, direttore della Wayback Machine. «Le aziende falliscono, i governi cambiano, i disastri colpiscono e i sistemi di gestione dei contenuti si evolvono: tutto ciò cancella parti della storia online. A volte sono gli stessi creatori a cancellare o a piegarsi alle pressioni politiche».
«E qui arriva la Wayback Machine di Internet Archive» ha aggiunto Graham. «Da oltre 25 anni conserva le istantanee di quanto pubblicato nel web. Questa capsula del tempo digitale trasforma la navigazione limitata al presente in un viaggio nella storia di Internet. E adesso ciò è a un solo clic di distanza dai risultati della ricerca di Google, aprendo un portale verso un web più completo e più ricco, che ricorda ciò che altri hanno dimenticato».
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