Secondo uno studio, basta un'intervista per clonare la personalità di chiunque.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-01-2025]
Due ore: tanto basta a un'intelligenza artificiale per creare una replica praticamente perfetta della personalità di una persona.
Ciò almeno è quanto sostiene uno studio realizzato da ricercatori di Stanford e di Google DeepMind, e pubblicato su arxiv ma ancora non sottoposto a peer review.
Lo studio è stato condotto su un campione di oltre 1.000 persone, comprendenti soggetti diversi per diverse caratteristiche come età, razza, sesso, istruzione e via di seguito.
I partecipanti sono stati intervistati per due ore con domande che hanno coperto argomenti quali la loro storia personale, i loro valori, le loro opinioni e tutto ciò che potesse aiutare a definirne la personalità; in base a questi dati sono stati creati i loro "cloni digitali" noti come simulation agent.
Poi, per accertarsi dell'accuratezza dei dati raccolti, al campione è stato chiesto di compilare una serie di test sulla personalità, sondaggi, e giochi di logica, in due sessioni a distanza di due settimane l'una dall'altra.
Le IA hanno quindi eseguito gli stessi test, mostrando un'accuratezza, rispetto al loro "originale", dell'85%.
Joon Sung Park, che ha guidato lo studio, illustra uno degli scopi del lavoro: «Se potessi avere tutta una serie di piccoli "te" che vanno in giro e sono realmente capaci di prendere le decisioni che avresti preso tu, saremmo davvero nel futuro».
Occorre dire che i cloni digitali si sono effettivamente comportati bene nel rispondere ai test riguardanti le questioni sociali e personali, ma sono stati molto meno precisi nell'immaginare ciò che avrebbe scelto la persona reale su cui erano basati nel prendere decisioni a livello economico. Più le dinamiche sociali si facevano complesse e più il contesto diventava importante, insomma, più le IA erano lontane dagli originali.
Lo studio aveva però anche un altro scopo: gettare le basi per la creazione di modelli tanto aderenti alla realtà da poterli usare per simulare il comportamento umano in varie situazioni, da usare al fine di stilare le politiche da adottare in campi come la gestione della salute pubblica o la creazione di pubblicità per il lancio di un prodotto.
Quanto realizzato dai ricercatori ha già destato l'interesse di diverse aziende come la Tavus, attiva nel creare repliche digitali dei propri clienti a partire dai dati forniti da questi.
«L'aspetto davvero interessante è come abbiano dimostrato che forse non sono necessarie poi tutte queste informazioni [per creare un "gemello digitale", NdR]» ha dichiarato il CEO Hassaan Raza, il quale ipotizza che si possa creare un ottimo clone variando un po' il metodo: anziché un'intervista di due ore, brevi conversazioni giornaliere.
«Perché non parlare con una IA intervistatrice per una mezz'ora oggi e una mezz'ora domani?» immagina Raza, creando forse involontariamente uno scenario simile a quello con cui si creano i quadri "viventi" nel mondo di Harry Potter. «Poi noi usiamo quei dati per costruire il vostro gemello digitale».
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