[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-03-2025]
Non sarà solo Skype a cadere sotto la scure di Microsoft: anche per Desktop Remoto è arrivata la fine della corsa.
A partire dal 27 maggio 2025, l'app non sarà più supportata né disponibile per il download dal Microsoft Store, e gli utenti dovranno passare alla nuova Windows App, che però soffre di alcune limitazioni.
La transizione non è del tutto inaspettata. Microsoft aveva già anticipato questo passaggio a settembre 2024, quando aveva lanciato la versione stabile della Windows App, disponibile in anteprima già dal 2023.
Essa è pensata per offrire un accesso unificato a più servizi, tra cui PC cloud e desktop virtuali, con funzionalità come supporto multi-monitor, risoluzioni dinamiche e schermate iniziali personalizzabili. Inoltre supporta funzioni utili per chi lavora da remoto come il reindirizzamento dei dispositivi e alcune ottimizzazioni per Microsoft Teams, oltre a rendere più semplice anche il cambio tra account.
Tuttavia gli utenti hanno notato bug e limitazioni nella Windows App. Le segnalazioni mostrano come, per esempio, l'app non funzioni correttamente in ambienti con autenticazione proxy, problema che potrebbe complicare la vita a chi opera in certi contesti aziendali. Microsoft è al corrente delle lacune e ha assicurato che esse saranno affrontate.
È bene sottolineare che al momento la Windows App non consente di accedere a PC remoti sotto Windows, né ai Servizi Desktop remoto, come indicato nella tabella presente sulla pagina ufficiale.
Chi attualmente usa Desktop Remoto per connettersi direttamente a PC remoti (e non a servizi come Windows 365, Azure Virtual Desktop e Microsoft Dev Box), l'alternativa consiste quindi, se si desidera restare nel mondo Microsoft nella funzione Connessione Desktop Remoto integrata in Windows, che almeno per ora resterà disponibile.
In ogni caso, dopo il 27 maggio le connessioni tramite la vecchia app saranno bloccate, rendendo la migrazione obbligatoria per chi dipende dai servizi cloud. Ciò vale per Windows ma anche per su macOS, dove anzi la vecchia app è già stata sostituita.
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