[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-09-2025]
Neuralink, la società specializzata nel creare interfacce cervello-computer fondata da Elon Musk, ha annunciato per ottobre l'inizio di un trial clinico negli Stati Uniti; focus della sperimentazione sarà la traduzione diretta di pensieri in testo per pazienti con gravi impedimenti della parola. L'annuncio, fatto dal presidente DJ Seo durante una conferenza al Korea Advanced Institute of Science and Technology a Seoul, rivela che Neuralink lavora grazie a un'esenzione particolare che riguarda proprio i casi di sviluppo di dispositivi sperimentali, che le consente di operare test su esseri umani senza un'approvazione completa.
Questo trial si aggiunge a cinque studi in corso in USA, Canada, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti, dove 12 pazienti hanno già ricevuto l'impianto N1, accumulando oltre 15.000 ore di utilizzo per funzioni come il controllo di cursori e giochi tramite il pensiero. A differenza di trial precedenti per paralisi (come quello del 2024 con il primo paziente umano che muoveva con la mente il puntatore di un mouse), questo mira ai centri che gestiscono la parola, catturando segnali neurali dalle "parole immaginate" per generare testo in tempo reale, potenzialmente a velocità superiori a quella verbale, senza intermediari come tastiere virtuali.
L'impianto N1 è un dispositivo delle dimensioni di una moneta con oltre 1.000 elettrodi flessibili, più sottili di un capello umano, inseriti chirurgicamente da un robot specializzato per minimizzare i traumi ai tessuti. Questi elettrodi registrano l'attività neuronale ad alta risoluzione, che poi viene elaborata da un chip, il quale trasmette i dati via Bluetooth a dispositivi esterni. Per la decodifica del parlato, il sistema usa algoritmi di machine learning addestrati su dataset di EEG e fMRI di volontari sani che immaginano frasi, mappando gli schemi neurali a fonemi o parole. Durante le dimostrazioni condotte durante l'estate scorsa, Neuralink ha mostrato latenze sotto i 100 millisecondi per comandi semplici, con una precisione del 90% su vocabolari limitati di 100 parole; per il trial, l'obiettivo è espandere a frasi complesse, integrando LLM per correzioni contestuali. Seo ha spiegato: «Se stai immaginando di dire qualcosa, saremo in grado di captarlo», sottolineando come si voglia passare «dal cervello alla voce senza tastiere».
Il trial recluterà tra i 10 e i 20 pazienti con afasia da ictus, SLA o lesioni spinali, che verranno monitorati per un periodo tra i 6 e i 12 mesi per evidenziare eventuali rischi come infiammazioni o rigetto (che in trial analoghi e precedenti hanno avuto un'incidenza inferiore al 5% in base ai dati FDA).
Le implicazioni di un successo di Neuralink sono profonde: per i 2 milioni di americani con afasia severa (dati CDC 2024) questa tech potrebbe triplicare velocità di comunicazione rispetto al tracciamento oculare (che offre una velocità di 10-20 parole al minuto) migliorando indipendenza e qualità vita. L'integrazione con la IA, come suggerito da Seo, potrebbe «chiudere il cerchio» con feedback audio via AirPod, abilitando conversazioni bidirezionali con LLM per parafrasi o risposte.
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