Tronchetti Provera, Presidente di Telecom Italia, è il nuovo Vicepresidente di Confindustria, braccio destro di Montezemolo con la delega più importante, quella alla finanza, così delicata dopo gli scandali Parmalat, Cirio & Co.

Montezemolo prende le distanze da Berlusconi; e anche Tronchetti Provera comincia a pensare a quando Berlusconi potrebbe non essere più il Presidente del Consiglio e, a questo punto, potrebbe cominciare a pensare in grande e senza più timori reverenziali sul terreno della Tv, dove, finora, con le sue La7 e MTV è stato un concorrente morbido della Mediaset del politico-imprenditore Silvio Berlusconi.

Probabilmente, Tronchetti Provera pensa a sfilare, presto, dalla scuderia Mediaset uno dei suoi cavalli di razza: il grande Maurizio Costanzo che potrebbe traslocare su La7 portandosi dietro il circo domestico di sua moglie Maria che significa, in questo momento, tanta audience.

L'altro asso nella manica di Tronchetti Provera potrebbe essere piazzare al posto dell'attuale direttore Stefano Folli (molto vicino, si dice, al Quirinale) il suo uomo Antonio Calabrò.

Calabrò, giornalista di razza Rizzoli, ex direttore di Capital, tiene una rubrica sul settimanale Il Mondo, è un dirigente Telecom Italia a tutti gli effetti, tanto è vero che Tronchetti gli ha fatto aprire la recente convention annuale dei manager Telecom Italia, in qualità di numero uno di Ap.Com, la filiale italiana dell'agenzia di stampa Associated Press che è di proprietà di Telecom Italia.

Con il ridimensionamento della famiglia Romiti all'interno del Corriere della Sera, Tronchetti Provera che già fa parte del Consiglio d'Amministrazione del quotidiano di cui è uno dei principali e più prestigiosi azionisti, potrebbe acquisire un ruolo importante, e imporre Calabrò.

Calabrò intanto si è avvicinato al CentroSinistra: figura infatti fra i relatori di un corso di fomazione per giovani politici che la Fondazione Italiani Europei, presieduta da Massimo D'Alema, ha organizzato per quest'estate.

Con una La7 più forte e con il controllo del Corriere, chi lo ferma più Tronchetti?