[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-10-2025]
Ormai non è più una sorpresa: anche Namirial ha introdotto un canone per il proprio servizio SPID, allineandosi a quanto già fatto da altri provider come Aruba, InfoCert e Register ma con una variazione. Namirial ha infatti optato per offrire una versione freemium, introducendo due livelli di servizio: SPID Lite, gratuito ma limitato all'accesso a servizi privati; e SPID Full, a pagamento, necessario per interagire con la Pubblica Amministrazione.
Il costo di SPID Full con Namirial è fissato a 9,99 euro più IVA all'anno, con rinnovo automatico disattivabile in qualsiasi momento. Tuttavia il servizio rimane gratuito per gli utenti già abbonati ad altri prodotti digitali fiduciari offerti dalla società, come la PEC, la firma digitale triennale o SpidMail Full. Si tratta di un approccio che mira a fidelizzare i clienti esistenti e a offrire un vantaggio competitivo rispetto ad altri operatori.
La versione Lite consente invece soltanto l'accesso a servizi privati come l'apertura di conti correnti, la richiesta di SIM telefoniche e la consultazione della casella SpidMail, senza permettere l'interazione con enti pubblici come INPS, Agenzia delle Entrate o Comuni. Questo limite rende la versione gratuita poco utile per chi utilizza lo SPID principalmente per servizi amministrativi, spingendo molti utenti verso la sottoscrizione della versione Full o verso l'adozione della CIE.
Il passaggio al modello a pagamento è stato in parte motivato dai ritardi nell'erogazione dei fondi statali destinati a sostenere i provider SPID. Sebbene un accordo tra AgID e i gestori sia stato raggiunto per garantire la gratuità almeno fino al 2027, numerosi operatori hanno già avviato la transizione verso forme di abbonamento, ritenendo il modello gratuito non più sostenibile. Il principale fornitore SPID in Italia è Poste Italiane e continua per ora a offrire il servizio gratuitamente.
È chiaro che ci troviamo in una fase di transizione, in cui gli utenti sono chiamati a valutare alternative e a confrontare costi, funzionalità e compatibilità tra SPID e CIE. La frammentazione del sistema e le differenze tra i provider rendono necessaria una maggiore chiarezza istituzionale, soprattutto in vista dell'integrazione con il futuro portafoglio digitale europeo.
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