[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-11-2025]

La startup biotech Preventive con sede a San Francisco sta sviluppando tecnologie per modificare geneticamente gli embrioni umani, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Tra i finanziatori dell'azienda figurano Sam Altman (CEO di OpenAI) e Brian Armstrong (fondatore di Coinbase): entrambi sono noti per il loro interesse verso l'innovazione radicale. L'obiettivo dichiarato è quello di correggere mutazioni genetiche responsabili di malattie ereditarie prima della nascita. Ma il progetto apre scenari che vanno ben oltre la medicina preventiva.
Preventive avrebbe già identificato una coppia disposta a partecipare al protocollo sperimentale, con l'intento di generare un figlio libero da una specifica patologia genetica ereditaria. Non è chiaro se siano già stati effettuati interventi diretti sugli embrioni; la società avrebbe avviato collaborazioni con laboratori specializzati e assunto figure scientifiche di primo piano. Il progetto si colloca in un contesto post-CRISPR, dove la modifica del genoma umano è tecnicamente possibile ma fortemente regolamentata o vietata in molti Paesi.
Altre iniziative simili stanno emergendo parallelamente. Secondo quanto riportato da Bloomberg e Children's Health Defense, la startup Bootstrap Bio ha recentemente orientato la propria attività verso l'editing genetico. Anche in questo caso l'obiettivo è la creazione di bambini "su misura" con caratteristiche genetiche selezionate. Il dibattito si riaccende dopo lo scandalo del 2018 legato ai "CRISPR babies" in Cina: il ricercatore cinese He Jiankui annunciò di aver creato i primi bambini geneticamente modificati con CRISPR, suscitando una condanna internazionale per aver violato norme etiche e scientifiche. La vicenda aveva portato all'istituzione di una moratoria internazionale.
Le implicazioni etiche sono molteplici. La possibilità di eliminare malattie genetiche gravi rappresenta un progresso medico significativo; dall'altro lato, l'editing germinale apre la strada a forme di eugenetica, con il rischio di creare disuguaglianze biologiche e di alterare il concetto stesso di umanità. Organizzazioni come il Center for Genetics and Society di Berkeley, in California, hanno espresso preoccupazioni sulla commercializzazione di queste tecnologie e sul ruolo dei capitali privati nel determinare l'agenda scientifica.
La frontiera non è più solo teorica: è tecnologicamente praticabile e già in fase di implementazione in alcuni contesti. Il rischio è che il futuro della riproduzione umana venga influenzato da logiche di mercato e da visioni transumaniste, con conseguenze ancora difficili da prevedere.
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jack.mauro