Il silenzio di Perissich sul decreto Urbani

Il responsabile degli Affari Istituzionali di Telecom Italia e il suo silenzio sul D.L. Urbani.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-06-2004]

Riccardo Perissich è stato uno dei maggiori "eurocrati" italiani, così si chiamano i potentissimi funzionari dell'Unione Europea che lavorano nel palazzo di Bruxelles, che si dice che abbiano stipendi e benefit d'oro e che sono più potenti dei Commissari e degli europarlamentari perché sono loro a fare le leggi e le direttive e i regolamenti: da quanto devono pesare le uova alla riga sulle calze delle signore.

A un certo punto, non si sa se per nostalgia del sole italiano o perché i molti franchi belga erano troppo pochi, Perissich è ritornato in Italia e ha cominciato a lavorare per Tronchetti Provera alla Pirelli. Gli è stata affidata la responsabilità delle relazioni istituzionali con i Governi, a partire da quello italiano, fino all'Unione Europea e alla Cina Popolare dove Pirelli sta investendo moltissimo.

Quando Tronchetti Provera ha comprato Telecom Italia, Perissich ha cumulato anche la carica, e lo stipendio, di responsabile degli affari istituzionali del principale gestore telefonico italiano, quello di Alice, e di Presidente di Telecom Italia Media, il gestore di Virgilio-Tin.it.

Perissich prende spesso posizione in pubblico, più di Tronchetti Provera, il cui aplomb gli impedisce di polemizzare: lo ha fatto recentemente per criticare la Gasparri che mette un tetto all'espansionismo televisivo di Telecom Italia, inferiore a Rai e a Mediaset, lo ha fatto per polemizzare con chiunque accusi Telecom di essere sempre il solito monopolista che controlla troppe quote del mercato della telefonia fissa, mobile e di Internet, grazie al recente boom dell'Adsl.

C'è stato però un periodo in cui Perissich ha taciuto, singolarmente, e non ha messo becco in una questione che ha sconvolto e coinvolto fortemente i navigatori italiani. Il D.L. Urbani, con l'introduzione di pesanti sanzioni a carico di pratica il file-sharing per musica, film e software; forse, verrà almeno parzialmente emendato.

Decine di migliaia di navigatori scrivono a noi e a moltissime altre webzine e su moltissimi forum, newsgroup, blog, mailing-list, lamentando che così l'Adsl non serve a niente, che la disdetteranno, che è uno scandalo, e via dicendo.

Il rappresentante-portavoce del maggiore Internet Provider italiano, invece, tace. Forse si è mosso, molto discretamente e molto efficacemente, perché nel D.L. Urbani venissero cancellati gli obblighi che trasformavano in gendarmi gli Internet Provider; ma di più non ha fatto, non ha ritenuto e voluto fare.

Si spera così di vendere più contenuti multimediali on line, oltre alle connessioni? Forse, ma comunque anche questo silenzio è stato assordante.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 7)

Benzo
Vorrei tornare a comprare i cd in negozio... Leggi tutto
9-6-2004 04:43

piero
Paolo Attivissimo scrive "L'unica spiegazione plausibile di questa strana storia del bollino, a mio avviso, si racchiude in tre lettere: DRM. Digital Rights Management, gestione dei diritti digitali. Nessuna delle attuali tecnologie di distribuzione di opere dell'ingegno online (e si badi che il concetto di opera dell'ingegno... Leggi tutto
8-6-2004 17:11

Ragionamento curioso Leggi tutto
7-6-2004 22:01

Laura
Solitario, hai ragione!!Se si scarica da soli, non ci guadagnano le varie mafie... è un bel po' che i vari aggeggi piratati (spesso male, perciò compravi e restavi fregato) sono diminuiti...
7-6-2004 21:20

SOlitario
Files Sharing Leggi tutto
7-6-2004 15:03

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