Pirati informatici stranieri sarebbero riusciti a penetrare nei sistemi che gestiscono le infrastrutture, lasciandosi dietro dei software in grado di distruggerle.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-04-2009]
Non ci sarebbero solo segreti i governativi e le informazioni riservate possedute dagli Stati Uniti nel mirino dei pirati informatici stranieri: secondo quanto riporta il Wall Street Journal, il vero obiettivo sono le infrastrutture.
A causa dell'uso sempre più intenso di Internet per coordinare i vari nodi dei sistemi che gestiscono la rete elettrica (ma anche gli impianti idrico e fognario), i punti d'accesso ai sistemi raggiungibili dalla Rete si sono moltiplicati e hanno permesso il passaggio di hacker stranieri.
La scoperta sarebbe stata fatta dai servizi segreti americani: gli incursori digitali - provenienti da Cina, Russia e altre nazioni - avrebbero scandagliato i sistemi di gestione delle reti elettrica, idrica e fognaria (senza peraltro segnalare una preferenza per una determinata zona geografia o per un certo gestore) tentando di tracciarne mappe e lasciandosi dietro dei software potenzialmente utilizzabili per bloccare il funzionamento delle infrastrutture.
I visitatori stranieri non avrebbero comunque causato alcun danno ma nel caso di una guerra o di un'emergenza questa eventualità non sarebbe così remota.
Le nazioni accusate dell'incursione (Russia e Cina in particolare) hanno negato ogni coinvolgimento ma, anche se così fosse, il problema resterebbe.
Esiste addirittura un precedente: nel 2000, un impiegato scontento di un impianto di trattamento delle acque, in Australia, si è introdotto dall'esterno nel sistema dell'infrastruttura e ha dirottato più di 750.000 litri di acque luride nelle tubature di parchi e fiumi.
Per questi motivi la Casa Bianca ha avviato un progetto di cybersecurity per rendere impenetrabile innanzitutto la rete elettrica agli attacchi di questo tipo.
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