Spuntano nel web varie petizioni per impedire il ritorno sulla Terra del primo, super-ricco, turista spaziale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-06-2021]
Il prossimo 20 luglio inizierà ufficialmente l'era del turismo spaziale. Naturalmente non possiamo aspettarci che i viaggi al di fuori del nostro pianeta siano alla portata della gente comune, e infatti i primi passeggeri sono per lo meno multimilionari.
A inaugurare questo svago per super-ricchi sarà infatti Jeff Bezos, fondatore di Amazon, insieme al fratello Mark e ad altre due persone la cui identità ancora non è stata rivelata. Una di queste due è la vincitrice dell'asta promossa da Blue Origin, l'azienda che organizza il viaggio, e ha ottenuto il proprio posto offrendo ben 28 milioni di dollari.
Che cosa può fare chi resta a terra, se non guardare con un po' di invidia il razzo prendere la via del cielo? Secondo circa 100.000 persone (ma il numero è in crescita), la mossa migliore è firmare una petizione che vieti a Jeff Bezos il rientro.
Sono infatti spuntate in rete alcune petizioni, che nel complesso sono state per l'appunto firmate da circa 100.000 persone al momento in cui scriviamo, che chiedono che ai primi turisti spaziali venga impedito di tornare a casa.
Di queste petizioni, quella di maggior successo è quella ospitata da Change.org e che specificamente chiede che sia Jeff Bezos a essere lasciato nello spazio (presumibilmente, con gli altri tre come vittime collaterali).
I motivi di tanto astio sono spiegati nei commenti: «I miliardari non dovrebbero esistere» scrive uno dei firmatari. «Né sulla Terra, né nello spazio ma, se dovessero decidere per quest'ultimo, dovrebbero restare lì».
«Se possono mandare un miliardario su Marte perché non li mandano tutti?» si chiede un altro, mentre un terzo suggerisce «Lanciamoli nel Sole» e un altro ancora sostiene che «Avere il permesso di tornare sulla Terra è un privilegio, non un diritto. Se vuole tornare deve darsi da fare».
Altri offrono argomentazioni più elaborate, che non sembrano frutto della semplice invidia per la ricchezza accumulata da Bezos ma chiamano in causa supposte pratiche scorrette operate da Amazon nei confronti dei suoi dipendenti (costretti a lavorare - secondo l'accusa - per lunghe ore in cambio di paghe misere), come testimonia un firmatario che afferma di aver lavorato per il colosso alcuni fanni fa.
C'è qualche probabilità che questa petizione e le altre di tono simile vengano accolte? Evidentemente no. Ma sono un indice di come siano percepiti i super-ricchi, specialmente quando emergono documenti che mostrano come abbiano pagato tasse irrisorie nonostante i patrimoni accumulati: forse non si tratta solo di invidia, dopotutto, ma della richiesta di un po' di giustizia in più.
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