Facebook risponde alla censura del governo italiano

La risposta del social network alla recente legge che permette al nostro governo di bloccare qualunque sito a proprio piacimento.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-02-2009]

Facebook risponde censura governo italiano

Bloccare l'accesso a tutto Facebook per colpa della presenza di alcuni gruppi discutibili è come chiudere un'intera rete ferroviaria a causa della presenza di alcuni graffiti offensivi in una singola stazione: così Facebook risponde alla proposta censoria avanzata dal governo italiano.

Il problema era nato a seguito della scoperta di alcuni gruppi inneggianti a criminali riconosciuti, da Riina agli stupratori di Guidonia. La soluzione? Mettere il bavaglio a Internet, incuranti di quanti usano lo stesso strumento per fini più che leciti.

I provider, naturalmente, avrebbero dovuto essere lo strumento della censura, applicando i filtri secondo le disposizioni del Ministero dell'Interno, pena una multa salata.

Sembra che per quanti siedono a Roma Facebook sia il ricettacolo - almeno per adesso, fino alla prossima moda - di ogni malvagità. Qualcuno dovrebbe far loro notare, che il social network è complesso quanto il mondo reale, e che a fronte di 433 fan di Provenzano ce ne sono 369.463 di Falcone e Borsellino.

Il senatore Gianpiero D'Alia ha poi cercato di correggere il tiro: non tutto Facebook verrebbe bloccato, ma solo le pagine incriminate.

C'è da chiedersi se il senatore si sia mai chiesto quali difficoltà tecniche la cosa comporterebbe per i provider, i quali potrebbero essere costretti ad ammettere di non poter fare quanto richiesto.

Più passa il tempo, più sembra che i nostri governanti non sappiano che cosa sia Internet né come funzioni.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 42)

Ciao Zeross Che Internet non sia amato dal potere politico lo sapevamo, non è una gran notizia, ma la censura oltre che assurda è anche impossibile, come censurare la pioggia? E' difficile, almeno che non oscurino il sito... Piuttosto occorrerebbe perseguire penalmente chi commette apologia di reato, come i fans di Provenzano, ma questo... Leggi tutto
28-2-2009 14:35

A dire il vero la motivazione con cui si creo FB era quello di permettere a ex studenti di potersi ritrovare in un paese, come gli stati uniti d'america, caratterizzato da una forte mobilità interna. Infatti se qualcuno di voi a mai provato ad iscriversi si sara reso conto che una delle prime scelte che viene chiesta al momento... Leggi tutto
27-2-2009 16:06

Ciao Naturuzzu In origine l'intento dichiarato era la socializzazione, se poi viene tradito, scusa ma a me "non me ne può fregà de meno", non è affar mio, e se dovesse venire censurato o oscurato non sono certo io a piangere per questo, ma semmai i tanti "Ego smisurati" che resteranno chiusi fuori Celestia
27-2-2009 15:15

Buongiorno a tutti :D ,se permettete volevo esprimere ciò che penso in riferimento all'argomento in questione.Volevo dire che sono d'accordo con l'utente "Celestia".Facebook secondo me è lontano dal concetto dei social network,come luogo di incontro e di socializzazzione per l'appunto.E' diventato piuttosto la ricerca... Leggi tutto
27-2-2009 13:42

Ma scusa lo capisci che quello che dici non ha alcun senso? Vorresti insegnare tu come dovrebbe essere un social network a chi ha realizzato il social network piu' usato del mondo? Andiamo... :-) Se non ti piace Facebook non utilizzarlo, ma non andare in giro a dire che e' stato snaturato dagli intenti originari, o che chi l'ha... Leggi tutto
26-2-2009 15:46

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Non è giusto che un'opinione scritta su Internet sia considerata pari a un articolo su un giornale. Bisogna rivedere al più presto le leggi sulla difesa dell'onore e sulla diffamazione.
E' giusto che anche sui forum o su Facebook o sui siti di recensioni si applichino le leggi relative alla diffamazione. Un'opinione negativa può rovinare la reputazione di un locale.
Gli utenti devono poter esprimere con la massima libertà la propria opinione su ristoranti, alberghi, ma anche prodotti o servizi acquistati. Un'opinione negativa non dovrebbe essere considerata diffamazione.
Trovo che oggi più che mai sia necessario prestare la massima attenzione a quello che si scrive online.
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Vorrei dire la mia sul forum di Zeus News ma temo che prima dovrei procurarmi un buon avvocato, non si sa mai.

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