L'accusa: le aste al ribasso sono considerate come delle lotterie tenute senza autorizzazione. E in qualche caso si tratterebbe di vere e proprie truffe.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-03-2010]
Che le aste al ribasso non convincessero si sospettava già da tempo: ora la Guardia di Finanza ha imposto la chiusura di sei siti Internet.
L'operazione Knocked Down ha portato a 20 perquisizioni in sette città (Milano, Varese, Lecco, Firenze, Arezzo, Prato e Cagliari); le accuse parlano di truffa ed esercizio abusivo di gioco o scommessa.
Le aste al ribasso vengono quindi assimilate a una vera e propria lotteria, portata avanti senza le autorizzazioni necessarie per legge.
Lo testimoniano intanto il metodo per vincere l'asta, che è quello dell'offerta unica più bassa, poi il fatto che l'offerta più bassa non sia nota ai partecipanti (costretti a rilanciare alla cieca) e la gestione dei cosiddetti pacchetti d'informazioni ottenuti a pagamento.
Se a ciò si aggiunge che per ogni puntata occorre pagare una somma - in genere 2 euro - la somiglianza con le lotterie diventa lampante.
La Guardia di Finanza, inoltre, ha rilevato veri e propri episodi di truffa, in cui chi ha vinto l'asta non si è visto recapitare il premio.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|