ActionAid: biocarburanti causano fame nel mondo

L'associazione chiede una moratoria europea sui biocarburanti. Sarebbero i responsabili della crisi alimentare.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-04-2010]

ActionAid biocarburanti fame nel mondo

Ne avevamo già parlato quasi un anno fa; ora ActionAid rilancia l'allarme, sostenendo che la produzione di biocarburanti è responsabile per il 75% dell'aumento dei prezzi, a sua volta alla base della crisi alimentare.

I dati citati da ActionAid provengono dalle stime della Banca Mondiale e spingono l'organizzazione internazionale addirittura a chiedere una moratoria europea sull'espansione dell'uso dei biocarburanti, tanto grave sarebbe il danno causato.

Il rapporto citato segnala che il numero delle persone che soffre la fame, negli ultimi anni non ha fatto che aumentare, passando dagli 854 milioni del 2006 a più di un miliardo nel 2009.

La richiesta sempre più alta di biocarburanti per via delle positive ricadute di questi ultimi sull'ambiente ha portato a un cambio dell'equilibrio nella produzione di alimenti.

Ciò ha significato che un terzo del mais prodotto negli Usa, per esempio, oggi diventa etanolo mentre l'aumento del prezzo dei generi alimentari tra il 2006 e il 2008 è stato pari all'83%.

"Per produrre 50 litri di etanolo" - spiega l'associazione - "sono necessari 134,5 chili di mais, l'equivalente necessario per sfamare un bambino per un intero anno".

Al fine di sensibilizzare le persone su questo problema, ActionAid ha installato in piazza Cadorna, a Milano, un finto distributore di biocarburanti promettendo di fornire gratis una tanica della "nuova benzina FAME" alle prime 100 persone che si fossero presentate.

Sul proprio sito l'associazione definisce l'evento un successo, avendo distribuito a centinaia di persone "una speciale tanica con dentro alcune sorprese e consigli...".

"Produrre biocarburanti significa trasformare il cibo in benzina e non risolve il problema dell'inquinamento ambientale" sostiene ActionAid. Forse la soluzione che permette di salvare capra e cavoli sta nei biocarburanti non derivati dalle fonti di cibo, ma dalla cellulosa.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 13)

Verissimo. :wink: Ma siamo in un economia "usa&getta" che funziona su questo meccanismo, dunque bisognerebbe cambiare (anche un altro tipo di capitalismo o addirittura altro) sistema economico! Allora innescherebbe un circuito virtuoso. Ciao Leggi tutto
7-4-2010 22:41

Non è così semplice :wink: Potrebbe anche essere l'innesco per un circolo virtuoso Leggi tutto
7-4-2010 08:39

Esistono Indiani grassi perché agiati pensa poi i ricchi, e inoltre, facci caso, i turisti in India mangiano tantissimo! Chi muore di fame in India è semplicemente perché lavorando (quando possono) percepiscono uno "stipendio da fame"! :cry: Nota: Il perché lo conosco ma non te lo dico, arrivaci da solo. Dato che ci sei fai... Leggi tutto
6-4-2010 22:27

Saranno almeno cinquant'anni che per molti prodotti alimentari viene praticata con successo la coltura idroponica, per cui non mi preoccuperei troppo delle quantità piuttosto che del genere degli alimenti e della loro qualità intrinseca. E se molti indiani ancor oggi sono costretti a nutrirsi con un pugnetto di riso scondito, immagino... Leggi tutto
5-4-2010 06:14

Verissimo, infatti il guaio è la sovrappopolazione attuale ed il continuo suo aumento numerico. Certo esiste un rallentamento in qualche sua parte ma esistono più parti dove avviene il contrario! Già con questo sistema economico sciupone e ingordo dato che siamo 7Miliardi (mica noccioline) "saremo chiamati a decidere se... Leggi tutto
5-4-2010 03:10

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