Grazie al Partito Pirata svedese The Pirate Bay torna sul Web. Per lottare in favore favore della libertà di espressione e comunicazione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-05-2010]
Rickard Falkvinge - capo del Piratpartiet, il famoso e contestato partito svedese che difende le libertà su Internet - ha deciso di offrire a The Pirate Bay un porto sicuro da usare come base per le future operazioni.
Un annetto fa il tribunale penale di Stoccolma aveva condannato i responsabili del sito a un anno di detenzione per complicità nella violazione del diritto d'autore e ora il tribunale di Amburgo ha imposto un nuovo oscuramento del sito.
"Nulla di più sbagliato" afferma il leader del Partito Pirata: The Pirate Bay è soltanto un motore di ricerca e non un collettore di file, come per esempio eMule, per cui non è responsabile né dei risultati né dell'uso che ne fanno gli utenti.
Falkvinge ribadisce ancora una volta di essere stanco del gioco del gatto col topo portato avanti dalle major di Hollywood e che il tentativo di escludere la Baia da Internet maschera il desiderio di imbavagliare una delle più importanti voci sui diritti civili e la libertà presenti nel Web.
Tuttavia, salvo alcuni casi sporadici, le associazioni a tutela dei diritti degli autori ed editori hanno sin qui mietuto successi nella lotta contro i Pirati della Baia, oscurati in Olanda come in Italia, in Inghilterra come in Germania.
D'altro canto i divieti e le censure sono facilmente aggirabili con tecnologie alla portata di tutti, come i proxy anonimi; in Rete si trovano un mucchio di suggerimenti utili allo scopo.
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