Per alcune ore il social network ha chiuso le porte agli utenti di TOR, mettendo in pericolo migliaia di attivisti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-06-2013]
Che Facebook, in generale, non ami l'anonimato non è un mistero: a tutti gli iscritti viene richiesto di fornire i propri nome e cognome reali.
Nella giornata di ieri però è parso che il social network di Mark Zuckerberg avesse deciso di impedire l'accesso a tutti coloro che vogliono nascondere la propria identità e, per questo, adoperano i vari servizi di anonimizzazione.
L'allarme è stato lanciato dal sito Arabcrunch, il quale per primo ha reso noto come Facebook stesse bloccando tutti i login che avvenivano via TOR.
TOR è forse il sistema di comunicazione anonima più conosciuto ed è preziosissimo per quanto vivono in Paesi con regimi illiberali, in quanto permette loro di diffondere in Rete idee e notizie senza farsi scovare dalla censura governativa, o dalla polizia.
In questo senso, Facebook è un mezzo prezioso perché permette agli attivisti di far sentire la loro voce; impedire loro di fare login tramite TOR, però, li mette certamente in pericolo.
È proprio questo il timore che ha creato preoccupazione in Arabcrunch, il quale si è immediatamente rivolto a Facebook chiedendo al sito in blu di riconsiderare la propria decisione.
La risposta giunta da Menlo Park ha sgonfiato quello che poteva essere un caso preoccupante: Facebook ha fatto sapere di non aver fatto nulla per bloccare intenzionalmente TOR.
Il problema è nato invece dal fatto che diverse attività riconosciute come pericolose sono state rilevate sugli exit node di TOR, e il sistema automatico ha bloccato ogni accesso dal sistema di comunicazione anonima per proteggere l'integrità del social network.
Dopo alcune ore di attività congiunta da parte di Facebook e TOR la situazione è tornata alla normalità: gli attivisti possono tirare un sospiro di sollievo e continuare a proteggere il proprio anonimato.
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