Il CNR ha dimostrato che le tecniche costruttive antisismiche del XVIII secolo sono tuttora efficaci e possono aiutare a rendere più sicuri gli edifici moderni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-09-2013]
Considerati gli eventi sismici degli ultimi anni, il tema della costruzione di edifici in grado di resistere a un terremoto è tornato di interesse in Italia.
Per realizzare case antisismiche non è tuttavia indispensabile far ricorso a tecnologie avanzate o futuristiche: anzi, per ottenere una protezione efficace si può guardare con fiducia al passato.
Uno studio del CNR - IVALSA ha infatti dimostrato come le tecniche costruttive antisismiche elaborate alla fine del XVIII secolo nel Regno di Napoli sono assolutamente efficaci e andrebbero riconsiderate al giorno d'oggi in quanto, coniugate con il progresso degli ultimi secoli, sembrano in grado di fornire soluzioni robuste al problema. L'articolo continua qui sotto.
Casa: spazio, tempo, costo e consumo | ||
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Dopo il disastro venne emanato il codice, che prescriveva l'utilizzo di «una rete di legno all'interno della parete in muratura» come spiega il CNR-IVALSA: la soluzione si dimostrò eccellente ancora nel 1905 e nel 1908, quando due terremoti colpirono nuovamente la Calabria ma senza causare crolli totali negli edifici costruiti secondo quel sistema. L'articolo continua dopo il video.
Per dimostrarne l'efficacia al giorno d'oggi, i ricercatori del CNR hanno riprodotto una parete del palazzo del vescovo di Mileto, un edificio colpito dal terremoto del 1783, ricostruito secondo le nuove norme e tuttora, nonostante lo stato di abbandono, integro.
Nicola Ruggeri, del Dipartimento di Scienza della Terra dell'Università della Calabria, spiega: «Si tratta di una riproduzione pressoché identica di una parete dell'edificio vescovile a Mileto, in scala 1:1, costituita da muratura rinforzata da un'intelaiatura lignea».
Il colega Ario Ceccotti, direttore dell'IVALSA, prosegue: «Per le prove abbiamo imposto alla sezione una serie di spostamenti alternati nelle due direzioni via via crescenti, così da simulare il comportamento alle azioni sismiche, anche le più importanti, della parete intelaiata».
Il risultato della prova è stato ottimo: «La parete ha mostrato un eccellente comportamento antisismico, evidenziando una buona duttilità garantita dal riempimento interno dei telai – con qualche piccola espulsione di muratura – mentre gli stessi telai di legno (sia le aste sia i nodi) sono rimasti quasi completamente integri» racconta l'IVALSA. L'articolo continua dopo il video.
In occasione del prossimo convegno internazionale HEaRT 2013 i risultati raccolti verranno illustrati pubblicamente, con l'obiettivo di trarre dalle tecniche del Settecento insegnamenti ancora validi nella speranza di poterli applicare.
«L'esito del test ha dimostrato chiaramente che un sistema costruttivo ideato a fine Settecento come quello borbonico è in grado di resistere a eventi sismici di una certa rilevanza e che questa tecnologia, una volta compiuti i dovuti approfondimenti e adottando sistemi di connessioni innovativi, potrebbe essere favorevolmente applicata a edifici moderni garantendone stabilità e dando sicurezza alle persone che li abitano» ha concluso Ario Ceccotti.
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