Un uomo è stato costretto a lasciare la sala da agenti dell'FBI che poi l'hanno trattenuto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-01-2014]
Un giorno, forse, vedremo fuori dalle sale cinematografiche dei cartelli che reciteranno «Vietato entrare con i Google Glass», o qualcosa di simile.
Dopotutto, si tratta pur sempre di occhiali dotati di videocamera, e chissà mai che a qualcuno venga in mente di utilizzarli per piratare un film: in quel caso, sarà meglio avere pronto un servizio di sorveglianza che blocchi il pericoloso criminale.
In realtà non c'è bisogno di aspettare "un giorno" perché tutto ciò si avveri: è già accaduto a un americano, lettore del blog The Gadgeteer che si è recato al cinema indossando i Google Glass, anche perché vi aveva fatto montare le lenti correttive per la miopia e quindi non sarebbe stato saggio separarsene.
Dopo un'ora buona di film, l'uomo è stato avvicinato da qualcuno che ha mostrato (nel buio delle sala) un distintivo e gli ha strappato gli occhiali di dosso ordinandogli di seguirlo fuori; dopo aver obbedito si è trovato all'ingresso del cinema dove diversi poliziotti e agenti della sicurezza interna lo stavano aspettando.
Il motivo di tutto ciò è precisamente quello cui accennavamo all'inizio: tutti credevano che stesse piratando il film con la (peraltro non eccezionale) videocamera integrata negli occhiali.
Il governo Letta ha approvato la possibilità di detrarre dalle tasse fino a 1.000 euro di libri scolastici e universitari, e fino ad altri 1.000 euro di testi di editoria generale. Peccato che si parli di libri soltanto cartacei, gli ebook sono esclusi. | |||||||||||||
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Due uomini si sono qualificati come agenti del Dipartimento di Sicurezza Interna e l'hanno interrogato per tre ore, durante le quali non hanno fatto altro che cercare di spingerlo a confessare e a denunciare le persone per le quali faceva il pirata.
Solo alla fine, sebbene il poveretto l'avesse suggerito fin dall'inizio, qualcuno ha avuto l'idea di portare un laptop e controllare le registrazioni degli occhiali, scoprendo ciò che da ore l'uomo andava ripetendo: i Google Glass erano spenti e il materiale era costituito esclusivamente da foto e filmati personali.
Agenti e gestori del cinema hanno porto le scuse e regalato due biglietti omaggio all'uomo (uno della moglie, presente alla scena e spaventata tanto quanto il marito), ai quali poi ne sono stati aggiunti altri due a mo' di compenso.
L'uomo ha deciso di non portare la cosa in tribunale per evitare di rivivere i momenti che ha passato nel cinema.
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