Mega-falle Wi-Fi WPA2, sicurezza a rischio per quasi tutti, ma niente panico



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-10-2017]

Sono in viaggio e di corsa, ma provo a fare rapidamente il punto sulle falle nella sicurezza del protocollo WPA2 che normalmente protegge i collegamenti Wi-Fi.

Le falle, denominate collettivamente KRACK, sono reali e consentono di intercettare il traffico di dati Wi-Fi nonostante la protezione WPA2. Quello che non si sa ancora è quanto sia facile o difficile sfruttarle: questi dettagli verrano resi noti nel primo pomeriggio di oggi da un annuncio tecnico formale coordinato presso la pagina Krackattacks.com.

Gli organismi di gestione della sicurezza informatica, come i CERT, sono stati allertati da tempo e hanno predisposto le soluzioni. Per ora si sa che sono stati assegnati questi codici CVE: CVE-2017-13077, CVE-2017-13078, CVE-2017-13079, CVE-2017-13080, CVE-2017-13081, CVE-2017-13082, CVE-2017-13084, CVE-2017-13086, CVE-2017-13087 e CVE-2017-13088.

Per il momento è il caso di prepararsi ad aggiornare il firmware dei propri access point e dei propri dispositivi Wi-Fi (un grattacapo non banale per chi amministra reti complesse o per utenti non esperti; alcune marche hanno già pronta la patch) e usare connessioni Wi-Fi che oltre al WPA2 sono cifrate da HTTPS e/o dall'uso di una VPN (di un fornitore affidabile).

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In estrema sintesi: se vi collegate a un sito usando HTTPS tramite Wi-Fi, siete comunque protetti contro le intercettazioni. Se usate una VPN, siete comunque protetti. Al di fuori di questi casi, avete un grosso problema, specialmente se avete una rete Wi-Fi domestica, aziendale o alberghiera.

Se volete saperne di più, consiglio di leggere questo articolo in inglese di Ars Technica e questa sintesi su The Register. C'è anche uno spiegone leggero della BBC. Aggiornerò man mano questo articoletto.

11:40. L'articolo tecnico che spiega le falle è stato pubblicato (o reso pubblico da terzi) prima del previsto:

krack2

12:25. DoublePulsar riassume così la situazione:

  • Le falle sono rimediabili: non è vero che non si può fare nulla
  • Gli aggiornamenti correttivi per Linux sono già disponibili
  • Le falle non sono realisticamente sfruttabili contro dispositivi Windows o iOS
  • Il rischio principale riguarda i dispositivi Android che non vengono aggiornati o non possono essere aggiornati
  • Non esiste, al momento, un kit di sfruttamento di queste falle: il livello di competenza necessario per sfruttarle è molto elevato.
  • Niente panico, ma cercate e installate gli aggiornamenti di sicurezza per i vostri dispositivi.

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Paolo Attivissimo

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Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

Commenti all'articolo (3)

Come pensavo io...bastano sistemi operativi aggiornati (e questo taglia fuori vecchi modelli con Android), ed elevata competenza dell'hacker (ai voglia che mirino al normale utente).
28-10-2017 23:25

{francesco}
Mi dicono che è un problema dei client non degli AP, certo un AP può fare anche da client in alcune situazioni tipo bridge, ma vorrei sapere se un AP (non client) necessita aggiornamenti
25-10-2017 11:11

La situazione quindi, pur se da non sottovalutare, sembra meno peggio del previsto. :phew:
24-10-2017 19:12

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