Gioco basato sugli NFT chiude. Agli utenti restano dei token senza valore

F1 Delta Time non esiste più: che valore possono avere adesso gli NFT acquistati spendendo centinaia di migliaia di euro?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-04-2022]

F1 Delta Time 1 1 1
Il primo NFT di Formula 1, acquistato per 100.000 dollari

Gli NFT possono essere davvero un buon investimento? Le opinioni in proposito sono contrastanti ma, se dovessimo chiedere un parere a quanti hanno acquistato gli NFT di F1 Delta Time probabilmente otterremmo in risposta un secco e irato «No».

F1 Delta Time era un videogioco nato nel 2019 e che fino a meno di un mese fa era il titolare di una licenza ufficiale di Formula 1, sulla quale ha costruito la propria - peraltro non eccelsa, stando alle valutazioni degli utenti - fortuna.

Non si trattava però di un gioco di corse automobilistiche. Il suo cuore era un mercato virtuale in cui si scambiavano "oggetti" acquistabili tramite la valuta interna del gioco.

«Il gioco è costruito intorno alla collezione e allo scambio di Auto, Guidatori e Componenti Unici» - spiegava il riassunto pubblicato a suo tempo - «che esistono tutti come NFT basati sullo standard ERC-721. NFT basati sullo standard ERC-20 fungono invece da moneta nel gioco, e possono essere usati in transazioni come il pagamento delle quote d'ingresso e l'acquisto di certi oggetti».

Essendo stato uno dei primi videogame di questo tipo, ed essendo supportato ufficialmente dal campionato di Formula 1, F1 Delta Time ha inizialmente attirato una certa attenzione e spinto i propri giocatori a spendere quelle che, soprattutto per l'inizio dell'era degli NFT, erano cifre davvero considerevoli (oggi tranquillamente superate): oltre 100.000 dollari (oltre 91.000 euro) per un'auto virtuale già nel 2019.

Il problema è che lo scorso 15 marzo F1 Delta Time ha chiuso i battenti. La licenza di Formula 1 non è stata rinnovata, il gioco ha smesso di essere utilizzabile, e gli utenti si sono quindi ritrovati tra le mani un mucchio di beni virtuali, pagati un sacco di soldi, il cui valore è sostanzialmente zero.

È pur vero che l'editore, Animoca Brands, aveva promesso ai giocatori che li avrebbe «ricompensati per la loro lealtà e il loro supporto» e molti, inizialmente, avevano sperato che ciò volesse dire che gli NFT sarebbero stati trasformati in criptovalute; probabilmente Ethereum, dato che gli scambi nel gioco vi erano legati.

Poi però s'è scoperto che gli NFT di F1 Delta Time possono essere scambiati soltanto in cambio degli NFT di un altro gioco parte dell'«ecosistema» REVV Motorsport che dovrebbero essere «di pari valore per quanto riguarda rarità e prestazioni», secondo le dichiarazioni ufficiali dell'editore.

In teoria, dunque, il valore dell'investimento dovrebbe conservarsi, ma riesce difficile immaginare che chi ha speso 300.000 dollari per un'auto virtuale non molti mesi fa sia contento di questo baratto e sia sicuro di aver investito bene il proprio denaro.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

Vero non lo avevo considerato perché oso sperare che a un bambino o ad un adolescente non venga data la facoltà di spendere cifre di centinaia di miglia di dollari per acquistare NFT di questa portata. Ovviamente ben diverso è il discorso relativo agli NFT a basso costo presenti in molte piattaforme di giochi a cui anche gli adolescenti... Leggi tutto
11-4-2022 18:57

Concordo in pieno con quello che ha detto Gladiator, unico nota e che se gli adulti sono malati, invece i minorenni, specie se bambini potrebbero non accorgersi della malignità insita in questo sistema, e finire vittime inconsapevoli.
11-4-2022 15:42

Penso che chi spende centinaia di migliaia di dollari in oggetti inesistenti e assolutamente effimeri oltre che inutili sia veramente malato e andrebbe curato, se in invece lo fa consciamente e consapevolmente questo è ciò che merita.
10-4-2022 10:58

{al}
non che prima quei token valessero di più. costavano di più ma non valevano. un po' come il numero stampigliato sulle banconote.
7-4-2022 06:00

It serves them right...
6-4-2022 12:03

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