Intervista integrale agli attivisti del PiratPartiet italiano.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-08-2006]
In relazione al moltiplicarsi di siti web che si rifanno al "Partito dei Pirati", abbiamo posto qualche domanda ad Athos Gualazzi e agli altri attivisti di PiratPartiet.it.
Zeus News: Quando e dove è nato il partito dei pirati?
PiratPartiet.it: Lo spunto fu un thread nella ML di no1984.org sulla necessità di portare fuori dal web i temi del "diritto d'autore", il copyright, il p2p ecc. Contemporaneamente, usciva sulla stampa nazionale e sul web (generazione idrogeno, zeusnews, punto informatico ecc.) la notizia della nascita in Svezia di un sito, che in poche ore ha raccolto migliaia di adesioni sugli stessi temi che stavamo dibattendo.
Zeus News: Che cosa si prefigge?
PiratPartiet.it: A differenza degli altri paesi, siamo convinti che l'ultima cosa di cui si ha bisogno in Italia è di un nuovo partito di nicchia, piuttosto un gruppo eterogeneo, ma numeroso e consapevole, che susciti l'interesse dei legislatori coi quali aprire un dibattito costruttivo.
Zeus News: Esiste un coordinamento a livello internazionale?
PiratPartiet.it: No, esistono una serie d'iniziative: noi abbiamo messo a disposizione una mailing list cui sono iscritti tutti gli aderenti internazionali che ci hanno contattato, l'Austria ha proposto un Forum, la Svezia, che per prima ha dato il via, un sito dedicato al movimento internazionale. Speriamo di essere pronti per quando ci saranno le europee.
Zeus News: Il copyright si auto-proclama promotore di cultura e innovazione. Il Pirat Partiet vuole fermare la diffusione della cultura?
PiratPartiet.it: Ti rispondo con le stesse parole di Rickard Falkvinge, fondatore del PARTITO DEI PIRATI SVEDESE: "...Se io posseggo il copyright su un prodotto della cultura o dell'ingegno, come può essere un brano musicale, tu non potrai neanche fischiettarlo per strada (può essere considerata un'esibizione in pubblico).Tutto ciò va contro lo scopo originale per il quale è stato creato il copyright: promuovere cultura e innovazione...."
Zeus News: Difendere i "criminali" del p2p, non rischia di farvi alienare simpatie?
PiratPartiet.it: Veramente possiamo catalogare come criminali i nostri figli che si scambiano via internet gli mp3, come noi facevamo con le figurine? Sono cambiati i tempi, non siamo sicuramente a favore del furto ma certamente non puoi definire così lo scambiarsi, senza scopo di lucro, qualche brano musicale o qualche programma. Anzi, mi preme sottolineare che buona parte dell'informatizzazione attuale è proprio dovuta al divulgarsi di programmi "piratati" che hanno permesso una cultura, per me ancora non abbastanza diffusa, dell'informatica, Microsoft docet.
Leggi la seconda parte dell'intervista: il giusto compenso
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Magic Alex