Dopo gli arresti per le intercettazioni, governo e opposizione si accordano per distruggere, rendere inutilizzabili e vietare la pubblicazione delle intercettazioni illegali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-09-2006]
Tra loro c'è tutta o quasi la classe dirigente, imprenditoriale e finanziaria italiana; e poi ancora politici, calciatori, arbitri, dipendenti di Telecom e ragazzi appena diplomatisi perito, o laureati a pieni voti che aspiravano a diventarlo; perfino manager di primo piano di Telecom Italia, come il suo ex amministratore delegato Bondi, oggi amministratore delegato di Parmalat.
Non sapremo neanche forse tutti i nomi di chi è stato illegalmente intercettato, pedinato, controllato nell'anagrafe tributaria e nel casellario penale. Ma soprattutto (e giustamente) non sapremo che cosa abbiano detto in conversazioni che non avrebbero mai dovuto essere ascoltate, cosa abbiano scritto in mail che nessuno avrebbe mai dovuto leggere.
Non proibire l'uso di queste intercettazioni sarebbe darla vinta a loro, i "terroristi del telefono", quelli che avevano formato una gigantesca banca dati abusiva utilizzabile per ricattare e controllare tutti e tutto. Anche perché gran parte del materiale illecitamente prodotto da questo grande servizio clandestino è stata distrutta, non si sa ancora con quali precisi criteri, qualche tempo fa, quando ormai l'indagine giudiziaria era iniziata. Altro materiale non è stato conservato, come hanno testimoniato diversi protagonisti e imputati nella vicenda; e altro ancora potrebbe essere stato conservato in luoghi per ora ignoti.
Per prevenire la diffusione a mezzo stampa di queste intercettazioni, il Garante della privacy si è appellato anche al senso di responsabilità dei giornalisti; per l'editore (e il direttore o il vicedirettore in solido) è prevista una sanzione di 50 centesimi per ogni copia stampata, ovvero da cinquantamila a un milione di euro per diffusione via Tv, radio o internet. In ogni caso la sanzione non potrà essere inferiore a ventimila euro, anche se il giornale stampa poche copie.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
splarz