Dalla worker satisfaction alla customer satisfaction

Nelle aziende di Telefonia fissa e mobile si cerca di fidelizzare sempre di più la clientela, con una ricerca sempre più raffinata e rigorosa della customer satisfaction, ma non ci può essere cura ed attenzione da parte del personale se non c'è attenzione per i bisogni e i problemi di chi lavora.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-01-2002]

H3G, la società licenziataria per l'Umts che ha come Amministratore Delegato Vincenzo Novari e fra i suoi azionisti la Tiscali di Renato Soru e Franco Bernabè, ha recentemente stretto un accordo con la Tim per il roaming del Gsm e per l'utilizzo di siti per le trasmissioni in comune. H3G è la più avanti, tra le società impegnate sulla fontiera italiana dell'Umts, nella realizzazione dell'infrastruttura di rete e di contenuti e servizi ad hoc per questa tecnologia.

Nei mesi scorsi la notizia che più ha riguardato H3G non è stata una novità tecnologica o finanziaria ma una novità su fronte delle relazioni con il personale: la decisione di istituire e creare un Direttore della Felicità per i dipendenti (non so se poi abbiamo già trovato la persona giusta per l'incarico).

Probabilmente il termine Felicità tradisce troppa enfasi: sono crollate le utopie politiche che promettevano felicità. Non è il caso di sostituirle con utopie aziendali ma, tutto sommato, il termine indica bene l'attenzione e la cura che questa nuova impresa nel campo della videocomunicazione vuole investire nella soddisfazione dei propri dipendenti.

L'attenzione a un ambiente di lavoro non solo sano ma sereno, e la preoccupazione di aiutare a risolvere problemi di vita e personali (dagli orari ad altro) che possono confliggere con la prestazione lavorativa, sono un'esigenza strumentale per le imprese che nella risorsa umana e nella sua qualità ha uno dei fattori strategici per il proprio successo.

Anche alla Omnitel sono state adottate riunioni ed incontri ad hoc per migliorare le relazioni interne, la consapevolezza, che a volte si scontra con una esasperata flessibilità dei rapporti di lavoro a termine, di migliorare la worker satifaction per arrivare ad una sempre migliore customer satisfaction sta diventando un terreno comune nella aziende di servizi di telefonia fissa e mobile.

Dove forse si segna un po' il passo è nel principale gestore di telefonia fissa del nostro Paese, Telecom Italia. Qui progetti ambiziosi come quello di "Vivere Bene in Azienda" della passata gestione Rocco Sabelli, o la volontà di costruire una Community di lavoro anche attraverso l'Intranet aziendale, si scontrano con rigidità non digerita dai lavoratori, come ha dimostrato una lunga e dura vertenza sui turni dei Customer Service.

Nel passato Telecom Italia ha fatto molto leva su buone relazioni sindacali: oggi accade molto meno. Vedremo se sul fronte delle relazioni interne la nuova gestione di Riccardo Ruggiero saprà introdurre novità di rilievo.

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Pier Luigi Tolardo

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