Libri: In nome del popolo mondiale

La Globalizzazione dopo l'11 Settembre: un saggio originale di uno dei maggiori esperti italiani del Web, Luca De Biase, su rischi e potenzialità della Globalizzazione, con al centro il Web.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-01-2002]

Voglio iniziare con questo passaggio, che mi sembra anche la chiave del libro: "Starebbe al popolo mondiale, se sapesse di esistere, il compito di scegliere il proprio destino. Il mondo trasformato si può salvare con un rilancio verso un uso intelligente della tecnologia, della scienza, dell'innovazione, della stessa globalizzazione. L'intelligenza non è nel processo ma nelle persone che lo guidano e lo vivono. Chi si affidi al puro liberismo, così come chi speri nella semplice conservazione o nella protesta violenta sbaglia. C'è molto di più sotto il cielo".

Luca De Biase, noto in Rete per il suo sito specializzato in notizie sulla Net Society, con relativa newsletter, è noto per essere uno dei giornalisti italiani pionieri della Rete, con una rubrica fissa sul quotidiano specializzato .Com , una sulla pagina dedicata al Web del quotidiano La Stampa; scrive anche su Panorama, dove ha contribuito fondare il sito Panorama on line.

Il suo saggio brillante e originale è anche una sintesi dei migliori contributi alla riflessione su Internet usciti negli ultimi tempi: dal filosofo Dahrendorf, al sociologo americano Reich, a Ester Dyson, arricchito da belle testimonianze come quella del siciliano Pasquale Pistorio, amministratore delegato di ST Microelectronics, il colosso italo-francese dei semiconduttori, esempio dell'uomo cosmopolita.

Gli uomini e le donne dell'epoca della Globalizzazione sono per De Biase "connessi, contaminati, cosmopoliti", dove, non a caso il cuore del libro è il capitolo "Connessi: un sistema nervoso mondiale" dedicato alla Rete. Intorno a queste affermazioni De Biase sviluppa la sua riflessione: "Le comunicazioni digitali riducono le distanze ma non annullano la storia e la geografia", "La Rete moltiplica le opportunità per gli innovatori pacifici e per il terrorismo mondiale."

De Biase ci parla di fenomeni come l'Umts e le potenzialità di un'informazione sempre più personalizzata e le tribù e comunità che il Web costruisce, l'e-learning e il suo impatto su aziende sempre meno gerarchiche, la finanza personale tra imbroglio e crescita anche etica delle persone, il Digital divide ma anche le emormi potenzialità della Rete per combattere il sottosviluppo, come sta avvenendo in India. I rischi del controllo in poche mani dell'informazione che viaggia sulla Rete e, nel contempo, la possibilità all'interno della Rete di combatterli e limitarli.

La realtà si presta sempre meno a schemi di comodo, ma richiede fatica, disponibilità a capire ambiguità, contraddizioni, luci e ombre: De Biase ci aiuta in questo, anche se alla fine ci si trova con qualche certezza in meno e qualche dubbio in più.

De Biase ci dice: "Il modo in cui la grande trasformazione verrà interpretata... non dipende da Internet o dai mercati finanziari... dipende dalle persone: dalla loro comprensione dei fenomeni, dal modo in cui sapranno dominare i fatti senza essere dominati." Mi sembra una buona lezione.

Scheda:
Autore: Luca De Biase
Titolo: In nome del popolo mondiale. La Globalizzazione dopo l'11 Settembre.
Editore: Fazi Editore
Prezzo: € 16,53

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Pier Luigi Tolardo

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