Il Sindacato e la New Economy: dall'articolo 18 in poi

Cresce all'interno del movimento sindacale il contrasto tra diversi modi di tutelare il lavoro che cambia. Ma cosa significa, in concreto, tutelare i nuovi lavori?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-02-2002]

Oggi anche le lotte sindacali cominciano a fare il loro ingresso nel mondo della New Economy: la lotta delle Tute Arancioni di Virgilio, e il rischio di perdere il posto di lavoro, a causa della liquidazione della società, per i dipendenti del gestore di telefonia mobile Blu.

Nonostante quest'inizio di sindacalizzazione di settori della New Economy, con il coinvolgimento di molti giovani, il Sindacato italiano non è mai stato così diviso al suo interno. La divisione potrebbe sfociare in una contrapposizione frontale tra la Cgil, che proclama lo sciopero generale contro la modifica all'art. 18 e Cisl e Uil che continuano a trattare con il Governo.

La divisione è proprio sul modo di tutelare i lavoratori e regolamentare la maggiore flessibilità che invocano le imprese, soprattutto nei nuovi settori della New Economy. Oggi il Governo invita le parti sociali, aziende e sindacati, a trovare un accordo complessivo sulla riforma dello Statuto dei Lavoratori, prima di provvedere a riformare l'art. 18, eliminando per i nuovi assunti l'obbligo di riassunzione del lavoratore, in seguito a licenziamento senza giusta causa.

Oggi i sindacati sembrano dividersi tra chi è più propenso al dialogo con governo e imprenditori, e chi è più rigido e diffidente: un problema solo di metodo, di mezzi, di toni? Adesso sì, ma presto si porrà il problema del merito e dei contenuti e, forse, i sindacati torneranno uniti.

Infatti mentre la linea del Sindacato, senza differenze, è quella di estendere le tutele dei lavoratori della "Old Economy" (industria e pubblica amministrazione) come diritti sindacali e tutela del posto e previdenziale ai lavoratori della New Economy, la linea della Confindustria e di parte della maggioranza di governo è quella di allentare le tutele per tutti i lavoratori.

Nella scorsa legislatura, un ramo del Parlamento approvò, per impulso del Sindacato, un testo di legge che estendeva i diritti dei lavoratori dipendenti ai lavoratori "parasubordinati" (con collaborazione coordinata continuativa) che costituiscono la maggioranza degli addetti di società di software, Internet, Call Center.

Non sembra che oggi sia cambiata la linea della Confindustria, duramente avversa a quella legge (poi caduta con la fine della legislatura), nè la linea dei partiti oggi al governo, che all'opposizione avevano votato contro. Diventa molto difficile credere che, al termine dei due mesi di tempo che il governo ha dato alle parti, sia possibile che le posizioni, così lontane, possano trovare punti di accordo.

Rimane un fatto che si sta imponendo all'opinione pubblica: la flessibilità del lavoro non porta, automaticamente, alla crescita dell'occupazione. I lavoratori di Virgilio, per esempio, appartengono a un gruppo che macina di miliardi di euro di utili, ma i lavoratori vengono licenziati lo stesso.

Una delle costanti della New Economy rischia di essere, drammaticamente, la mancanza di un nesso diretto tra crescita economica e occupazione. La questione della flessibilità non può prescindere da questo dato di fatto.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Cosa fai se non usi un'applicazione da molto tempo?
La lascio nel dispositivo, potrei averne bisogno un giorno
La eliminano. Quando ne avrò bisogno, la scaricherò di nuovo

Mostra i risultati (1383 voti)
Maggio 2024
Intel, la colpa dei crash è della scheda madre
Aprile 2024
MS-DOS 4.00 diventa open source
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 3 maggio


web metrics