Tabnapping, il phishing che rapisce le tab

Aprire molte schede nel browser può essere pericoloso: possono trasformarsi all'improvviso in trappole e sottrarre dati sensibili.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-05-2010]

Phishing tabnapping Aza Raskin Firefox

L'ultima frontiera del phishing si chiama tabnapping (gioco di parole tra tab - linguetta, ma anche "scheda" nel browser - e kidnapping - rapimento) e sfrutta una delle abitudini ormai consolidate di molti navigatori: aprire diverse schede in contemporanea all'interno della finestra del browser e poi, con calma, visitarle a una a una.

Questo comportamento apparentemente innocente nasconde un'insidia. Come abbiamo detto può infatti capitare, navigando nel Web, di aprire un certo numero di schede (tab, appunto) con l'intenzione di consultarle con calma in successione; ovviamente, mentre si sta valutando il contenuto di una scheda le altre restano dormienti finché non giunge il loro turno.

Maggiore è il numero di schede aperte, maggiori sono anche le possibilità che non ci si ricordi esattamente tutti i siti che queste dovrebbero ospitare; ed è sfruttando questa debolezza che un malintenzionato può piazzare la propria trappola.

Il primo passo è far capitare l'utente ignaro sul proprio sito, in modo che questo venga aperto insieme ad altri e finisca in una delle schede dormienti. A quel punto, uno script si assicurerà che l'utente sia concentrato su un'altra tab (registrando l'inattività sulla propria) e, silenziosamente, "rapirà" la propria scheda dirigendola su un'altra pagina, magari costruita appositamente per somigliare a un sito famoso, di cui rubare le credenziali (Gmail, per esempio).

Quando l'utente tornerà sulla scheda in questione, non troverà ad attenderlo la pagina che aveva aperto in principio, ma molto probabilmente non se ne ricorderà nemmeno: vedrà Gmail - o chi per essa - che gli chiederà di fare login, inserirà con leggerezza i propri dati e li consegnerà nelle mani del genio del male che avrà architettato l'inganno.

L'attacco può ulteriormente essere raffinato sfruttando la cronologia del browser per scoprire quali siti l'utente visiti abitualmente e personalizzare così la trappola.

Vedere con i propri occhi una dimostrazione di questo sistema è più facile che spiegarlo. Ecco perché Aza Raskin, Creative Lead di Firefox, ha creato sul proprio blog una pagina adatta allo scopo: per vedere il sistema in funzione è sufficiente aprirla e poi spostarsi su un'altra tab per almeno cinque secondi. Scaduto il tempo, si sarà trasformata nella schermata di login di Gmail.

Raskin ammette che, per semplicità e pigrizia, ha usato uno screenshot della vera pagina di Gmail; ma nulla vieta a un vero malintenzionato di ricreare un convincente facsimile in Html.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 13)

In teoria, le ultime versioni di NoScript dovrebbero aver sistemato il problema... ma non ho ancora verificato. :P
13-6-2010 12:44

Davvero! Prima c'era un sito di Avira, l'ho chiusa e poi riaperta...e mi sono ritrovato con la pagina di login e di iscrizione di GMail! Ma nella barra degli indirizzi è sempre rimasto il nome del sito precedente! Leggi tutto
13-6-2010 00:14

E' l'attenzione ai particolari che viene a mancare quando si hanno troppe tab aperte. Per chi ha attivo NoScript... provate ad aprire questa pagina in un nuovo tab e lasciarla tranquilla in background per qualche minuto... :?
26-5-2010 23:16

{Ottimista}
La URL non cambia: il panico è ingiustificato Leggi tutto
26-5-2010 20:23

{CarCarlo}
Ho appena provato con Opera e la pagina "fasulla" si apre tranquillamente. Forse bisogna disabilitare (globalmente) gli script?
26-5-2010 18:08

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Qual è l'affidabilità dell'informazione su internet?
La rete è piena di giornalisti non professionisti che scrivono per lo più sulla base del sentito dire, senza una reale verifica dei dati.
Può andar bene per farsi un'idea velocemente, ma è carente se dall'informazione si vuole approfondimento e commento.
L'informazione reperibile in rete è del tutto paragonabile per contenuti e affidabilità a quella dei media tradizionali.
La qualità dell'informazione su internet è certamente più varia di quella offerta dai media tradizionali, ma sapendo scegliere siti e fonti giuste può essere superiore.
Internet è l'ultima frontiera dell'informazione libera e non irreggimentata.

Mostra i risultati (3467 voti)
Aprile 2025
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Microsoft: ''Non toccate la cartella misteriosa''
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Vibe coding: creare programmi senza saper programmare
Dalla Cina l'alternativa a HDMI e DisplayPort
Pesci d'aprile, ci casca anche la IA
Thunderbird si evolve: in arrivo una versione Pro e il servizio Thundermail
Segnali dal futuro
Marzo 2025
Windows 11, addio all'ultima scappatoia per evitare l'account online
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 27 aprile


web metrics