Wireless, l'Europa vuole la liberalizzazione

Il Ministro Gasparri un mese fa aveva vietato l'uso pubblico del Wi-Fi, rimettendosi a una normativa europea che lo regolamentasse; oggi l'Ue chiede all'Italia la liberalizzazione.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-08-2002]

Poco più di un mese fa il Ministero delle Comunicazioni, dopo un esposto da parte del gestore dell'Umts H3G, aveva proibito l'uso pubblico del Wi-Fi in Italia, tollerando solo un uso privato all'interno di abitazioni o aziende. Il timore dei gestori di telefonia mobile, che hanno pagato un pesantissimo balzello per acquisire le licenze Umts, è che la nuova tecnologia Wireless-Fidelity, uno dei servizi dello standard "802.11g" per connettersi a Internet, sottragga loro il potenziale mercato dell'Internet senza fili del futuro.

Il Ministro Gasparri nel porre il divieto aveva, però, sollecitato l'Unione Europea a coordinare le attività di regolamentazione dei Paesi membri in merito all'evoluzione di questa nuova tecnologia. Oggi è proprio la Commissione Europea a chiedere a Francia, Italia, Spagna, Grecia e Lussemburgo di eliminare le limitazioni all'applicazione in ambito pubblico del Wi-Fi, cosa che la Gran Bretagna ha già deciso da questo mese. L'esempio sono gli Usa, dove l'Autorità per le Comunicazioni ha liberalizzato il settore senza imporre costi o licenze.

Secondo gli esperti dell'Osservatorio Wireless dell'Università Bocconi di Milano, la tecnologia Umts e il Wi-Fi possono essere compatibilizzati e non vanno visti in concorrenza. Inoltre i tempi per l'introduzione dell'Umts si vanno allungando: dalla Spagna alla Danimarca, fino alla Germania, i maggiori gestori di telefonia mobile parlano del 2006 come data di partenza del servizio su larga scala.

Ancora non si parla in termini concreti di produzione di massa di terminali adeguati e affidabili per l'Umts: per i Tim e Vodafone il 2003 e il 2004 saranno anni di sperimentazione e di test della rete e dei servizi Umts.

Nell'attesa del mitico Umts non si vede perchè i consumatori italiani debbano privarsi della possibilità di collegare notabili e palmari da Hotel, centri congressuali e commerciali, aeroporti, stazioni e centri urbani, grazie al Wi-Fi. Ci auguriamo che il Ministro Gasparri si adegui senza indugio a questa indicazione europea.

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Pier Luigi Tolardo

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