I dialer sono un fenomeno tipicamente italiano. C'è chi li critica mentre i piccoli webmaster non ne potrebbero fare a meno. Ma Tiscali, coraggiosamente, ha deciso di eliminarli dal proprio sito.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-12-2002]
I dialer sono piccoli programmi che permettono di accedere ad alcuni servizi a pagamento, come l'invio di loghi e suonerie verso i telefoni cellulari il cui costo viene addebitato direttamente sulla bolletta telefonica dell'utente che sta utilizzando il programma. Attivando questi strumenti ci si connette alla Rete Web non più attraverso il numero del pop urbano (pagando quindi la tariffa urbana), ma componendo dei prefissi come l'899 che hanno dei costi molto elevati. Così a fine mese è facile trovare bollette con cifre astronomiche.
La diffusione dei dialer è in stretto rapporto con la crisi della pubblicità tradizionale sul Web. I semplici banner animati non attirano più l'attenzione degli utenti e, allo stesso tempo, l'era del tutto gratis appare ormai finita. I motivi sono sempre gli stessi: investimenti sbagliati, poca conoscenza del mezzo (e del suo potenziale commerciale) e un'eccessiva euforia iniziale. I dialer sono nati in questo contesto e si presentano come l'ultima frontiera dell'e-business (pur di basso profilo), a cavallo tra genialità e raggiro.
Attorno a questi mezzi sono state sollevate diverse questioni etiche: alcuni esperti hanno parlato di "marketing senza scrupoli", altri di un "e-commerce alla Wanna Marchi". Chi li difende sottolinea il fatto che questi aiutano i webmaster a mantenere i propri siti; e poi se hanno successo vuol dire che ci sono persone disposte a sborsare parecchi soldi per dei servizi che considerano utili. Tutto nella norma dunque.
Anche nel nostro Paese occorrerebbe una maggiore serietà e un maggiore controllo, almeno nei siti web più importanti e visitati. Tiscali, la famosa azienda italiana di Renato Soru (una delle prime esperienze di new economy italiana) sembra aver raccolto questo messaggio, decidendo [già da alcuni mesi, ndr] di eliminare i suoi dialer. Rinuncia, così, a una somma di circa 10 milioni di euro. Un gesto sicuramente apprezzabile, che nasconde forse anche un implicito intento pubblicitario: nella giungla del Web bisogna saper innovare la propria immagine per essere visibili e l'azienda sarda, così facendo, sottolinea la propria serietà e quella particolare caratteristica di "sito adatto a tutta la famiglia".
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