Il padrone e fondatore della software house Zucchetti si autodefinisce "microbo" e lancia il guanto di sfida contro il gigante Microsoft, che vorrebbe papparsi tutto anche nel campo del software gestionale. Zucchetti caldeggia una coalizione a favore dell'open source.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-12-2002]
Chi è Domenico Zucchetti? Un pericoloso noglobal? Un sinistro anticapistalista? No, Domenico Zucchetti è proprio quello della famosa Zucchetti, la software house italiana specializzata in gestionali per l'ufficio e la piccola e media impresa e per la pubblica amministrazione.
Zucchetti non è un informatico ma un ex commercialista che nel 1978 si mette a vendere il software che si era fatto fare per gestire le dichiarazioni dei redditi anche ai suoi colleghi fiscalisti. A 64 anni Zucchetti oggi possiede e dirige un'impresa che è leader italiano per il software per le paghe. L'azienda che porta il suo nome fattura 170 milioni di euro all'anno e ha oltre 1.300 dipendenti e 200 collaboratori; un migliaio sono i distributori, presso cui lavorano circa 4.000 persone.
Zucchetti è arrabiato contro Microsoft e se andate a vedere il suo sito capirete che non scherza: la sua è una vera e propria crociata. Per Zucchetti, Microsoft non si accontenta più di creare piattaforme e tecnologie, ma vuole anche produrre componenti che integrano i software gestionali prodotti da altre società di software, con il rischio di strangolarle.
Zucchetti non è certo un benefattore, lo fa perchè ha la sua bella convenienza; ma era ora che agli idealisti si unisse qualche mastino.
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