Lo smartphone diventa uno spirometro

Basta soffiare in direzione del microfono e SpiroSmart misura con precisione i volumi polmonari.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-01-2013]

spirosmart

Uno spirometro è uno strumento diagnostico molto utile e anche molto adoperato per monitorare quei pazienti che soffrono di problemi polmonari: questi non devono fare altro che soffiare in un tubo collegato a una turbina perché i medici possano ottenere dati utili.

Alcuni ricercatori dell'Università di Washington si sono chiesti se, invece di far soffiare i pazienti nel tubo, non sia sufficiente registrare il rumore prodotto da quell'operazione e, in base a ciò, stimare la funzionalità polmonare.

Dopo due anni e mezzo di lavoro, Shwetak Patel, Eric Larson e Mayank Goel sono riusciti a creare SpiroSmart, un'app per iPhone che è in grado di trasformare lo smartphone di Apple in uno spirometro molto accurato.

I due ricercatori hanno scoperto che creando un modello della trachea e del tratto vocale è perfettamente in grado di rimpiazzare i tubi di uno spirometro, e che il microfono del telefono è adatto a registrare le frequenze sonore prodotte dalla respirazione, che vengono poi analizzate dal telefono tramite l'app SpiroSmart.

«Ci sono delle risonanze nel segnale che ci indicano il flusso che sta attraversando la trachea e il tratto vocale, e questa è proprio la quantità che un medico ha necessità di conoscere» ha spiegato Patel.

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Il sistema così realizzato è stato provato su 52 volontari, adoperando come hardware un iPhone 4S; SpiroSmart si è dimostrato efficace, con una differenza del 5,1% rispetto a uno spirometro portatile disponibile commercialmente. L'articolo continua dopo il video.

Tale percentuale risulta ancora più bassa - e dunque i risultati migliori - se si considera, come spiegano i ricercatori, che una variazione di circa il 3% è inevitabile: ogni volta che viene sottoposto al test, il paziente per forza di cose esala in maniera leggermente diversa.

«I glucometri portatili» - ha spiegato Patel - «hanno cambiato drasticamente la misurazione della glicemia e migliorato la qualità della vita delle persone col diabete. Speriamo di fare lo stesso per chi soffre di disturbi polmonari».

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
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