La parola ad un esperto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-02-2003]
Il giornalista Luca Tentoni, lavora dal '93 come editorialista politico per l'Agenzia Giornali Associati (AGA), ha insegnato all'università e dalla fine del 2001 cura il servizio telematico di divulgazione giuridica Giuffrè "Il diritto di tutti" ma non solo, è autore di un Blog specializzato in temi politici: Diritto, Società e Politica.
Gli abbiamo posto qualche domanda sul rapporto tra web e politica.
ZN: Umberto Eco, in un articolo su L'Espresso e in un intervento alla Scuola per Librai di Venezia, sostiene che i rischi per la democrazia, a causa dei limiti del pluralismo dell'informazione televisiva e della carta stampata, possono essere scongiurati grazie al web, all'uso dell'e-mail, delle chat, dei newsgroup. Lei cosa ne pensa a riguardo?
Nella Rete c'è molto pluralismo, molto più che nell'informazione televisiva e nella stampa. Dove si vuole soffocare la libera comunicazione si ostacola Internet o la si "purga". Perciò ora è il mezzo più libero. Tuttavia anche quello nel quale ci si deve muovere con maggiore accortezza, con quella che definirei "prudenza critica".
Non bisogna fidarsi sempre e comunque di quel che si legge perchè ci sono molte informazioni avventate o artefatte. Però c'è un vantaggio: si vive in una comunità aperta, nella quale ognuno risponde delle proprie opinioni, non le impone dall'alto.
Se una persona che legge un mio scritto non condivide, e mi scrive civilmente (altrimenti cestino subito), io vengo a saperlo, ne traggo un insegnamento, ci rifletto. La stessa cosa non vale per altri mezzi di comunicazione, o vale molto meno.
ZN: Come valuta il rapporto Internet-politica in Italia oggi e come pensa si possa evolvere?
Luca Tentoni: In Italia i partiti e la Politica non si sono impadroniti(ancora) del Web, per fortuna. Credo che l'approccio sia prudente, perchè in Rete un sito vale l'altro, senza oligopoli o monopoli.
Se la Tv satellitare offre 300 canali diversi (e già in quel caso la politica può "occupare" parecchio, ma non tutto), in Internet i siti d'informazione e quelli che parlano di politica sono molti di più.
E ci sono siti internazionali. Perciò, non potendo occupare la Rete, i partiti hanno scelto un approccio più prudente, e, in alcuni casi, più accattivante e discreto. Del resto, non possono fare altrimenti.
Se c'è un luogo nel quale il pubblico è critico e refrattario alla propaganda, è proprio il web, forse proprio perchè ci si arma della "prudenza critica" alla quale facevo riferimento poco fa.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|