Che cos'è la personal number portability e qual è la situazione attuale in Italia? Facciamo il punto sull'argomento sottolineando cosa funziona e cosa potrebbe funzionare meglio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-04-2003]
La personal number portability (o semplicemente number portability) è la possibilità di cambiare il gestore del proprio telefono senza essere costretti a cambiare numero, ma continuando a utilizzare il vecchio. Ci occuperemo di questo argomento nell'ambito della sola telefonia mobile, promettendoci di ritornare a parlarne in futuro anche per quanto riguarda la telefonia fissa.
La number portability viene sancita in Italia da una delibera dell'Authority per le Comunicazioni nel giugno 2001, prima ancora che fosse stabilita dall'Unione Europea per tutti i paesi comunitari.
Deve passare però quasi un anno perché i quattro gestori italiani di telefonia mobile giungano a un accordo in merito alle modalità del passaggio da un gestore all'altro. Infatti, mentre Tim e Vodafone Omnitel, che gestiscono un quasi duopolio dei telefonini, frenano adducendo motivi tecnici, Wind e H3G (l'attuale "3", il gestore di telefonia mobile UMTS) spingono invece per un'accelerazione e una semplificazione dei passaggi.
Chi vuole cambiare gestore in ogni caso deve seguire una procedura standard, che inizia con il recarsi presso uno dei punti di vendita del "nuovo" gestore e sottoscrivere un altro contratto. Sarà poi il nuovo gestore a comunicare al vecchio il passaggio (è previsto un tempo tecnico di almeno 5 giorni) e al cliente sarà consegnata una nuova Sim. Il cambio è gratuito per il cliente, mentre il nuovo gestore deve pagare un piccolo "riscatto" al vecchio.
In Italia sono attivi oltre 50 milioni di numeri mobili: secondo la statistica ci sarebbe quindi una Sim per ciascun abitante (compresi i neonati). Tuttavia al 2 ottobre 2002 solo 156.000 utenti avevano approfittato della possibilità della number portability, sebbene in un mercato praticamente saturo come quello italiano gli unici cambiamenti possano essere solo il passaggio da un gestore all'altro; consideriamo infatti che il gestore Blu è scomparso prematuramente e i suoi clienti sono passati prevalentemente a Wind.
Una delle cause che probabilmente non incentivano un forte utilizzo della number portability è che passando a un altro gestore non ci si può portare dietro il credito residuo: in pratica lo si perde, poco o tanto che sia. Su questo punto le associazioni dei consumatori hanno chiesto un intervento dell'Authority perché si possa trasferire il credito insieme al numero.
Un altro fattore potrebbe essere che spesso i clienti hanno formule come "Duetto" di Tim o "You and Me" di Vodafone Omnitel, che offrono un forte sconto per le telefonate dirette verso un telefonino dello stesso gestore: in caso di passaggio di uno dei due a un altro gestore si perde tale vantaggio, come si perdono i dati della vecchia Sim, e ancora la possibilità di utilizzare i servizi del vecchio gestore. Infatti in Italia i servizi di news, giochi e informazioni varie di un determinato gestore non sono "universali", cioè accessibili ai clienti di un altro gestore.
Molto concretamente, le tariffe dei due più importanti gestori mobili non differiscono quasi in nulla: si è parlato spesso di "cartello" e c'è stata anche una sentenza e una forte multa da parte dell'Authority a Tim e Vodafone Omnitel per aver "concordato" le tariffe. Chi avrebbe interesse a cambiare gestore, se le cose stanno così?
Uno degli effetti concreti della number portability è che, mentre la tariffa per chiamare i telefonini del proprio gestore è generalmente la meno cara, questa può anche raddoppiare se si chiama un telefonino di un altro gestore. Prima della number portability il cliente poteva riconoscere dal prefisso il gestore telefonico (347-348-349 per Vodafone Omnitel e via dicendo); molti si dotavano appositamente di Sim di diversi gestori proprio per risparmiare. Ora, con la number portabilty, può accadere di chiamare un cliente con prefisso Omnitel e invece appartenente a un cliente Wind (e quindi pagare molto di più). Per questo Tim, Vodafone Omnitel e Wind hanno istituito dei numeri gratuiti che si possono chiamare per conoscere con certezza a quale gestore appartiene un dato numero.
Le associazioni dei consumatori hanno chiesto anche l'attivazione di un servizio automatico vocale che, al momento della composizione del numero, informa l'utente di quale sia il gestore; l'Authority non si è espressa su tale richiesta. Nel frattempo Tim ha lanciato la "tariffa unica", che prevede un unico costo per le chiamate verso tutti i telefonini, qualunque sia il loro gestore (anche se chiamare un altro telefono Tim in questo modo costa un po' di più che con le altre tariffe Tim).
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