Il blog dell'attrice Michelle Bonev è stato oscurato dalla Polizia Postale: è accusata di diffamare la fidanzata di Berlusconi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-06-2014]
Tutti conosciamo Dudù, il simpatico cagnolino mascotte di Forza Italia, a cui è stato dedicato anche un club dello stesso partito.
Dudù, che Grillo ha minacciato di vivisezionare, salvo poi smentirsi, è il padre della svolta animalista di Berlusconi: cibo per cani esente da Iva, veterinario gratuito per i pensionati e via dicendo.
Dudù però è di proprietà di Francesca Pascale, la giovane fidanzata e convivente di Silvio Berlusconi. La Pascale ha sostituito nel cuore dell'ex cavaliere, oggi affidato ai servizi sociali per scontare una pena per frode fiscale, numerose donne fra cui l'attrice Michelle Bonev, per la quale in passato Berlusconi aveva speso non pochi soldi e mosso non poche pedine per favorire a sua carriera di attrice.
La Bonev si dichiara tuttora innamoratissima di Berlusconi (chi non lo è?) e di cosa sia capace una donna per gelosia nessuno mai lo sa. Magari proprio di parlar male nel proprio blog della rivale in amore, cioè di Francesca Pascale.
La Pascale ha ritenuto di querelare per diffamazione la Bonev; fin qui è una vicenda come ce ne sono decine di migliaia, dove gli italiani intasano i tribunali di storie di tradimenti, passioni, corna, separazioni, salvo lamentarsi poi che la giustizia non funziona.
Il problema è che il 3 giugno il Tribunale di Roma, in attesa che le accuse della Pascale che si sente diffamata siano dimostrate, ha ordinato l'oscuramento dell'intero sito e non solo degli articoli ritenuti diffamanti dell'onore della Pascale stessa.
Il problema è che nel blog la Bonev non parla solo della Pascale ma anche di molte altre cose; e ora è tutto oscurato, in attesa del giudizio del Tribunale sulle parole dette sulla Pascale.
La Bonev ricorrerà contro il provvedimento, ritenuto abnorme e sproporzionato.
Questo episodio, al di là dei risvolti di gossip, dimostra che in Italia stanno avanzando prassi che mettono in pericolo la libertà di espressione in Rete.
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