Il CEO di Apple fa coming out e sogna di essere come Martin Luther King.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-11-2014]
«Sono orgoglioso di essere gay e considero l'essere gay uno dei più grandi doni che Dio mi abbia fatto»: così Tim Cook, CEO di Apple, ha reso nota la propria omosessualità con una lettera pubblicata su Bloomberg.
Cook racconta la propria storia affermando di aver sempre cercato di proteggere la propria privacy, ma anche di aver vissuto guidato da un'affermazione di Martin Luther King: «La domanda più urgente e tenace che si pone nella vita è: "Che cosa stai facendo per gli altri?».
Per gli altri, Tim Cook ha rivelato di essere gay. Non che prima fosse un mistero: «Molti colleghi alla Apple sanno che sono gay, e non sembra che per questo mi trattino in modo diverso«, scrive ancora Cook.
Però, dicendolo pubblicamente, spera che «sentire che il CEO di Apple è gay possa aiutare qualcuno che fatica ad accettarsi per quello che è, o confortare qualcuno che si sente solo, o ispirare la gente a lottare per l'uguaglianza»: per queste cose «vale la pena di barattare la mia privacy».
La sua condizione - spiega - gli è servita per capire che cosa significhi fare parte di una minoranza e gli ha dato la forza di essere sé stesso.
Certo, c'è anche la possibilità che tra gli "altri" ai quali questa affermazione, fatta apparentemente all'improvviso, fa bene ci sia anche Apple stessa.
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Tim Cook è l'immagine dell'azienda - che peraltro viene citata più volte nel testo, con varie sottolineature circa l'attenzione che Apple ha per l'innovazione, il rispetto, l'uguaglianza, nonché per i clienti e i diritti umani - e l'ondata immediata di apprezzamenti che si è riversata su di lui certamente si rifletterà su di essa, almeno in parte.
Negli ultimi tempi Apple sembrava aver perso quell'aura di "luogo magico e speciale in grado di stupire il mondo" che aveva sino a qualche anno fa, anche a causa di scivoloni come il bendgate e lo scandalo delle foto osé rubate alle star; i sentimenti che, dopo queste affermazioni, vanno ora verso Cook e l'azienda che rappresenta paiono invece essere tutti positivi.
Con le dichiarazioni di Tim Cook, e il racconto del suo ufficio decorato dalle foto di Martin Luther King e Robert F. Kennedy, Apple sembra voler fare la parte dell'azienda che si batte per migliorare il mondo, e non soltanto per vendere prodotti.
Tutta una questione di marketing, quindi? Dirlo con certezza ovviamente non è possibile, e forse sospettarlo è persino un pensiero troppo cattivo; eppure viene da chiedersi perché all'improvviso Tim Cook si sia sentito in dover di fare un annuncio così personale: la risposta a questa domanda, per un uomo con una posizione così importante, lascia spazio anche a ipotesi meno edificanti rispetto al puro altruismo.
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Maary79