Il sistema diventa una piattaforma di servizi in aggiornamento continuo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-05-2015]
«Stiamo rilasciando Windows 10 e, dato che Windows 10 è l'ultima versione di Windows, stiamo ancora lavorando su Windows 10»: con queste parole Jerry Nixon, developer evangelist di Microsoft, ha descritto la nuova strategia dell'azienda di Redmond all'ultima Microsoft Ignite Conference.
Windows 10, il cui lancio è attualmente previsto per il mese di luglio, sarà l'ultima versione di Windows: probabilmente non ci sarà un Windows 11, né un Windows 12. Ciò ovviamente non significa che Microsoft voglia abbandonare il mercato dei sistemi operativi, ma che ha deciso di cambiare modello.
L'idea alla base è la visione di «Windows come servizio». Microsoft non è ancora entrata nei dettagli di tale paradigma, ma alcuni dettagli sono già piuttosto chiari.
Nei prossimi anni non avremo più una major version di Windows da sostituire alla precedente, un corposo aggiornamento che innova il sistema operativo; invece, le novità saranno rilasciate cammin facendo, con update regolari.
I vari componenti del sistema operativo saranno trattati come parti separate, non necessariamente legate al cuore di Windows. E qualcosa di simile accadrà anche a Office.
L'idea è che il numero di versione non debba più interessare né l'utente né lo sviluppatore: il primo semplicemente dirà che userà Windows; il secondo scriverà software per Windows.
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Dal punto di vista dell'utente comune questa strategia ricorda un po' quella di Apple, che da anni vende semplicemente MacOS X, dove la X indica anche la decima incarnazione dello storico sistema di Apple (pur se le basi sono molto diverse).
Certamente, ogni aggiornamento porta un numero di versione differente allo scopo di distinguerlo dal precedente, ma non si è mai passati a MacOS 11: da OS X 10 siamo passati a OS X 10.1 e via di seguito, mentre a ogni aggiornamento viene dato un soprannome particolare (usando, almeno nei primi tempi, i nomi di grandi felini).
Tutto ciò serve a cambiare il modo in cui il sistema viene percepito dall'utenza: non più un semplice pezzo di software ma una piattaforma dalla quale ottenere app e servizi, nascondendo il più possibile i dettagli tecnici.
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