Il supporto terminerà nel 2020, per evitare i problemi di longevità di XP.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-07-2015]
Manca appena una settimana al lancio ufficiale di Windows 10 ma già Microsoft ha annunciato la data di morte del suo ultimo sistema operativo: il 13 ottobre 2020.
In quel giorno cesserà il supporto mainstream (ossia il periodo in cui vengono rilasciati aggiornamenti per tutti i componenti del sistema), mentre quello esteso, limitato agli aggiornamenti di sicurezza, durerà fino al 14 ottobre 2025: lo afferma il sito dedicato ai cicli di vita delle varie versioni di Windows.
L'azienda di Redmond prevede insomma che la vita utile di Windows 10 si esaurisca in 5 anni, e che i più affezionati a esso possano continuare a usarlo al massimo per 10: trascorso questo periodo non saranno più rilasciati aggiornamenti.
Come già successo per Windows XP, gli utenti business potranno sottoscrivere contratti particolari in base ai quali Microsoft continuerà a sviluppare patch per i loro sistemi.
Tutto ciò rientra in realtà nella normale politica di Microsoft, la quale ha imparato da Windows XP a evitare che gli utenti si affezionino troppo a una data versione, obbligandoli ad aggiornare il sistema tramite la sospensione delle patch e ad adeguarsi al rilascio di un nuovo Windows ogni tre anni circa.
Nonostante la coerenza con il comportamento tenuto sino a ora, annunciando la data di fine del supporto di Windows 10 pare proprio contraddire quanto annunciato a maggio, quando per bocca di Jerry Nixon aveva affermato che Windows 10 sarebbe stata l'ultima versione di Windows.
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L'idea pareva chiara: anziché sviluppare un Windows 11, Microsoft si sarebbe concentrata sulla fornitura di aggiornamenti successivi che avrebbero tenuto il sistema operativo in linea con le tecnologie più recenti, un po' come fa Apple con Mac OS X (che resta sempre alla major version 10, mentre incrementa il numero che indica la minor version).
Al momento la strategia a lungo termine di Microsoft è piuttosto oscura, e i vari esperti hanno già ipotizzato diversi scenari: l'azienda potrebbe semplicemente decidere di spostare in là la data di fine del supporto a mano a mano che si avvicina, magari lasciando indietro i sistemi più vecchi (qualcosa del tipo: «il supporto continuerà per Windows 10.3, mentre le versioni 10.1 e 10.2 non riceveranno ulteriori patch»).
Oppure, una volta che tutti saranno passati a Windows 10, potrebbe decidere di cambiare il paradigma, introducendo un sistema basato su abbonamento simile a quello di Office 365.
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