Solid, il web decentralizzato e distribuito di Tim Berners-Lee

Garantirà il rispetto dei dati, togliendo potere ai giganti digitali.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-10-2018]

tim berners lee solid

Un web decentralizzato e nel quale gli utenti abbiano il pieno controllo dei propri dati: è questo il cuore di Solid, l'ambizioso progetto di sir Tim Berners-Lee.

L'inventore del World Wide Web si sente sempre un po' responsabile della sua creatura, anche quando l'evoluzione subita certamente non poteva essere immaginata in quel lontano 1989.

In particolare, lo strapotere dei social network preoccupa sir Tim da tempo, e l'uso selvaggio fatto dei dati degli utenti proprio non gli va giù.

Di qui la proposta di Solid come metodo per ritrasformare il web da quel «motore di disuguaglianza e divisione» ch'è diventato ora a uno strumento che permetta agli utenti di far sentire la propria voce, riprendendosi il potere e sottraendolo a quelle «potenti forze che lo usano per i propri piani».

Solid non è soltanto un'idea appena abbozzata: è una piattaforma, sulla quale Berners-Lee lavora da un po' di tempo, realizzata a partire dal web come lo conosciamo ora ma trasformandolo in maniera tale da «dare a ogni utente la possibilità di scegliere il luogo in cui i dati sono conservati, quali singole persone e specifici gruppi possano accedere a determinati elementi, e quali app usare».

«Solid cambia il modello attuale, in cui gli utenti devono consegnare i dati personali ai giganti digitali in cambio di qualcosa che sembri avere un valore» scrive il padre del Web. «Abbiamo scoperto che, in realtà, tutto ciò non protegge i nostri interessi. Solid è il modo in cui vogliamo far evolvere il web per ripristinare l'equilibrio: dare a ciascuno di noi il controllo completo sui dati, personali o no, in un modo rivoluzionario».

Tim Berners-Lee considera tutto ciò un'urgenza particolarmente forte in questo momento, e anche molto sentita: per questo motivo ha intenzione di prendersi un anno sabbatico dal MIT per trasformare gli ideali di Solid in realtà tramite la startup Inrupt.

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L'obiettivo è dare vita a un web decentralizzato e distribuito, realizzato con tecnologie e principi open source, in modo che nessuno possa avanzare diritti di proprietà su di esso o sui dati.

Naturalmente, una volta che la piattaforma è pronta è necessario spingerne l'adozione convincendo non soltanto i singoli e gli svluppatori ma anche le aziende a supportarla: è primariamente questa la missione di Inrupt.

Berners-Lee è cosciente del fatto che «il viaggio è ancora lungo», ma si dice anche «incredibilmente ottimistico per questa nuova era del web».

Il tempo ci dirà se le sue intuizioni siano reali e gli utenti, che apparentemente non hanno poi troppe remore nel consegnare i propri dati ai citati «giganti digitali», lo seguiranno.

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Commenti all'articolo (3)

Ma le aziende che la supporteranno, se verranno trovate, non vorranno guadagnarci qualcosa? Quindi cercheranno il modo di farlo, a quel punto scopriranno che la via più facile e diretta è rivendersi i dati degli utenti e, alla fine, non ci ritroveremo forse nella stessa situazione in cui ci troviamo oggi dopo un bel giro del favazzo? ... Leggi tutto
5-10-2018 17:32

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3-10-2018 18:46

{memo}
Il problema non sono i dati, quanto la mancanza di scelta e di alternative. I contratti sono sempre gli stessi, qualunque fornitore di beni o servizi vai a considerare per un certo scopo (per esempio chat, mail, app/software, assicurazioni, banche, televisioni, automobili, ecc.). Dato che tutti abbiamo bisogno, nella società... Leggi tutto
3-10-2018 18:34

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