[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-05-2019]
Mentre negli Stati Uniti è guardata con abbondante sospetto e accusata di essere una quinta colonna della Cina, nel resto del mondo Huawei sta raccogliendo buoni successi.
Il recente lancio dello Huawei P30 e del P30 Pro è stato accolto molto positivamente, e l'attesa per la presentazione dell'Honor 20 fino a poco fa era molto alta.
Ora le cose sono cambiate. Secondo quanto riporta l'agenzia Reuters, Google ha deciso di rescindere ogni legame con Huawei, tagliando fuori l'azienda da ogni accesso alla piattaforma Android.
«Huawei Technologies Co Ltd perderà immediatamente l'accesso agli aggiornamenti del sistema operativo Android, e la prossima versione dei suoi smartphone al di fuori della Cina perderà anche l'accesso ad applicazioni e servizi popolari come il Google Play Store e l'app Gmail» scrive Reuters.
Google ha confermato che gli smartphone messi in vendita sino a oggi potranno continuare a usare il Play Store ma non potranno più essere aggiornati alla prossima versione di Android, e tutti gli smartphone nuovi non godranno più della certificazione Google Play.
Ciò che Google non può fare, naturalmente, è impedire a Huawei di utilizzare tutte le componenti di Android rilasciate sotto licenza open source; tutto ciò che è proprietario, invece, si trova da ora al di là della portata del produttore cinese.
Per Huawei si tratta sicuramente di un brutto colpo. È pur vero che l'azienda, visto il clima burrascoso in cui già si trovava a operare negli ultimi mesi, ha messo in cantiere un proprio sistema operativo da utilizzare proprio qualora Google decidesse di tagliarla fuori dall'ecosistema Android, ma non avere più accesso al sistema dominante resta un inconveniente che può rivelarsi fatale soprattutto per il settore business.
|
È inoltre evidente che le ripercussioni di tutto ciò non riguardano solamente gli Stati Uniti: se Huawei non può più utilizzare le risorse proprietarie di Google, anche gli utenti europei e di ogni altra parte del mondo saranno coinvolti.
La vicenda resta comunque in evoluzione: la situazione adesso creatasi potrebbe convincere Huawei a scendere a patti con le richieste del governo statunitense.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
etabeta